Controlli e liti

Anomalie sull’Iva 2018, le lettere delle Entrate incrociano i dati di spesometro e fattura elettronica

Le comunicazioni di compliance dell’Agenzia accendono il faro sulla mancata (in tutto o in parte) dichiarazione del volume d’affari conseguito. La chance del ravvedimento per sanare omissioni o errori

Lettere di compliance per il periodo di imposta 2018 sulla base dell’incrocio dei dati comunicati, con lo spesometro, dai contribuenti e dai loro clienti soggetti passivi Iva, e quelli risultanti dalle fatture elettroniche.

Il provvedimento 97188/2022 delle Entrate definisce le modalità con le quali le informazioni di confronto dei dati, da cui risulterebbe l’omessa, in tutto o in parte, dichiarazione del volume d’affari conseguito. Il meccanismo sarà disponibile, come evidenziato dall’Agenzia, solamente per specifici contribuenti e non potrebbe essere altrimenti almeno per il 2018, considerando che l’obbligatorietà della fattura elettronica ha riguardato, peraltro solamente per il secondo semestre di tale annualità, gli operatori della filiera del carburante e i subappaltatori di forniture a pubbliche amministrazioni. Con l’avvio a regime della e-fattura dal 1° gennaio 2019, e quindi per i periodi di imposta successivi, le informazioni da confrontare cresceranno come numerosità potendo interessare quasi la totalità dei contribuenti.

Ad ogni modo, le comunicazioni verranno trasmesse al domicilio digitale del contribuente o, in mancanza, a mezzo posta prioritaria, oltre ad essere, unitamente alle relative informazioni di dettaglio, rese consultabili nel «Cassetto fiscale» e su «Fatture e corrispettivi». Il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, può richiedere informazioni ovvero segnalare all’agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.

I contribuenti possono comunque regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi ricorrendo al ravvedimento operoso e beneficiando quindi della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.

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