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Attività fisica adattata, il credito d’imposta va integrato nel 730 precompilato

I dati relativi al credito d’imposta non sono inseriti automaticamente nelle dichiarazioni precompilate, ma l’integrazione deve essere effettuata dal contribuente stesso

Attività fisica adattata: il credito d’imposta legato alla riforma dello Sport va indicato nel modello 730 o Redditi persone fisiche. È il chiarimento fornito dall’agenzia delle Entrate su una delle principali novità della precompilata 2023, online dal 2 maggio scorso e disponibile per l’invio da giovedì 11 maggio prossimo. Si tratta, in particolare, dell’agevolazione introdotta dalla legge di Bilancio 2022 per le spese documentate sostenute nel 2022 per lo svolgimento di attività fisica adattata (Afa, articolo 1, comma 737, della legge 234/2021).

Vale a dire l’attività che, come specificato dal decreto Sport, si sostanzia in programmi di esercizi fisici prescritti per situazioni specifiche, come patologie croniche o disabilità fisiche svolti sotto la supervisione di un professionista, allo scopo di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita delle persone (articolo 2, comma 1, lettera e, del Dlgs 36/2021).

Come già illustrato(si veda l’articolo «Attività fisica adattata, il credito d'imposta non si cumula con altri bonus sulle stesse spese»), questa nuova definizione di «Attività fisica adattata» introdotta dalla riforma è contenuta in una disposizione non ancora operativa. Ciò tenuto conto che l’articolo 2 del Dlgs 36/2021 entrerà in vigore, stando al rinvio recato col decreto Milleproroghe, a decorrere dal 1 luglio prossimo (articolo 16 del Dl 198/22). Un aspetto, questo, che a ben vedere non si coordina del tutto con la disciplina del credito d’imposta.

Quest’ultimo è infatti già efficace e ha riscosso successo raggiungendo il plafond massimo di euro stanziati per la misura, pari a 1,5 milioni di euro. Per le spese sostenute nel 2022, il contribuente ha infatti avuto tempo fino al 15 marzo scorso per presentare l’istanza per il riconoscimento dell’agevolazione all’Agenzia delle entrate. Una volta presentata l’istanza, spettava poi all’Ufficio dell’agenzia rilasciare apposita ricevuta, che ne attesti la presa in carico o lo scarto con indicazione dei motivi e con l’indicazione dei dati necessari.

Ai fini dichiarativi, stando ai chiarimenti dell’Agenzia, ove ricorrano i requisiti ex lege, spetta al contribuente riportare l’importo nel rigo G15 del modello 730 o nel rigo CR31 nel modello Redditi Persone fisiche. I dati relativi al credito d’imposta non verranno dunque inseriti automaticamente nelle dichiarazioni precompilate, ma l’integrazione dovrà essere riportata da parte del contribuente stesso.