Adempimenti

Impresa sociale per beneficiare di importanti vantaggi fiscali

A regime detassazione di utili accantonati a riserva per attività statutarie

di Gabriele Sepio ed Enrico Maria Sironi

La tendenza degli enti profit di darsi una veste sempre più orientata al sociale si rintraccia non solo nei numeri crescenti delle Sb ma anche nell’aumento nel nostro Paese delle B corp. Seppur entrambi i modelli scelgano di perseguire obiettivi di bene comune le B corp, in particolare, si contraddistinguono dalle Sb in quanto dotate di un’apposita certificazione che ne garantisce l’operato ai più alti standard di performance sociale e ambientale. Al di la dei numeri crescenti di questo fenomeno emerge certamente un cambiamento culturale e le realtà profit si spingono sempre più verso un modello etico alla ricerca di nuovi strumenti e forme giuridiche ibride in grado di evidenziare attitudini virtuose rispetto alla mera applicazione delle regole del mercato.

Tuttavia il perseguimento di finalità di interesse generale non può essere legato solo a modifiche statutarie formali ma deve sostanziarsi nell’utilizzo di strumenti che assicurino il raggiungimento di obiettivi socialmente rilevanti. Insomma diventa fondamentale utilizzare gli strumenti come il bilancio sociale e la valutazione d’impatto per verificare l’effettivo impegno dell’ente per il perseguimento degli interessi della collettività.

Con la piena operatività della riforma del Terzo settore lo scenario descritto potrebbe arricchirsi di un nuovo e più efficace strumento rappresentato dall’impresa sociale.

Si tratta di una qualifica giuridica piuttosto duttile associabile a forme giuridiche diverse (associazioni, fondazioni e enti societari) e in grado, grazie a una serie di misure fiscali di vantaggio, di coniugare gli interessi comuni di soggetti profit e non profit per il perseguimento di finalità meritevoli. Non sono poche, infatti, le esperienze che hanno permesso, per il tramite dell’impresa sociale, di far confluire in un veicolo giuridico sia capitali (tipicamente apportati da soggetti profit) che competenze nello svolgimento di attività di interesse generale (proprie degli enti del terzo settore). Una volta ottenuta l’autorizzazione della commissione Ue, l’impresa sociale potrà beneficiare di importanti vantaggi fiscali non previsti per altre forme ibride come le B corp o le Sb, sopra indicate.

Con l’andata a regime della riforma l’impresa sociale potrà beneficiare dell’integrale detassazione degli utili accantonati a riserva e destinati allo svolgimento dell’attività statutaria o ad incremento del patrimonio. Incentivi che interessano anche coloro che scelgono di investire nel capitale di una società-impresa sociale, beneficiando di una detrazione Irpef del 30% (per un investimento fino a milione di euro) o di una deduzione Ires del 30% (per un investimento fino a 1,8 milioni). Gli stessi potranno godere di agevolazioni per gli investimenti effettuati dopo il 20 luglio 2017 e indirizzati ad imprese sociali che abbiano acquisito la qualifica da non più di cinque anni.

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