Controlli e liti

Alle Sezioni unite il destino del lodo in caso di fallimento

Da chiarire sorte del provvedimento e inefficacia delle clausole

di Patrizia Maciocchi

Alle Sezioni unite gli effetti della dichiarazione di fallimento nel caso di un lodo intervenuto durante il periodo concesso al curatore per deliberare. Oltre alla natura della fase dedicata al cosiddetto spatium deliberandi del curatore, il Supremo consesso dovrà risolvere anche la questione relativa alla portata dell’articolo 72 della legge fallimentare, che stabilisce l’inefficacia delle clausole negoziali che fanno dipendere la risoluzione del contratto dal fallimento. Sarà necessario stabilire se l’articolo 72 sia applicabile solo ai contratti non ancora eseguiti da entrambi i contraenti o anche ai contratti non più in esecuzione.

La Cassazione (ordinanza) 8591, ha chiesto lumi alle Sezioni unite per dirimere i contrasti della giurisprudenza sul destino del lodo quando la procedura concorsuale interviene proprio in pendenza del suo deposito e ad istruttoria ormai chiusa. Nel caso esaminato il provvedimento era stato emesso dal collegio arbitrale - all’oscuro del fallimento e della liquidazione coatta - nel corso dei 60 giorni concessi al liquidatore per subentrare nel rapporto.

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