Imposte

Detraibilità Iva, vanno rivisti i termini

di Marco Mobili

Ripristinare un termine congruo per l’esercizio del diritto alla detrazione Iva. La richiesta, avanzata a più riprese e con forza dal mondo delle imprese, è una delle osservazioni che accompagnano il parere favorevole al Dl fiscale collegato alla manovra rilasciato ieri dalla commissione Finanze del Senato. La stretta sulla detraibilità Iva, introdotta con la manovra correttiva di primavera, secondo cui il diritto alla detrazione per gli acquisti deve essere esercitato con la denuncia relativa all’anno nel quale il diritto stesso è sorto e non più con la dichiarazione relativa, al massimo, al secondo anno successivo, rischia di penalizzare pesantemente le imprese che per le operazioni di fine anno potrebbero correre il rischio di non avere riconosciuto immediatamente il diritto al credito o addirittura di perderlo.

Tra le condizioni poste con il parere alla commissione Bilancio - che inizierà l’esame nel merito del Dl soltanto dopo le elezioni siciliane e dunque dal 7 novembre (il via libera per l'approdo in Aula sarebbe in calendario per il 15 novembre prossimo) - il relatore Gianluca Rossi (Pd), ha evidenziato la necessità di rinviare direttamente al 30 novembre 2018 la ripresa dei pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria sospesi nelle aree terremotate senza applicazione di sanzioni e interessi. Come spiega Rossi nel parere il nuovo termine del 31 maggio fissato dal Dl non sembra tener conto dei tempi di realizzazione delle opere di ricostruzione e quindi dell’effettiva ripresa economica e superamento dell’emergenza. Per la commissione Finanze, inoltre, è ora di dire basta, anche per il futuro, a ogni ipotesi ulteriore di rinnovo, proroga o riproposizione di misure che hanno carattere una tantum come la definizione agevolata dei carichi tributari.

Intanto il presidente della Finanze, Mauro Marino (Pd), ha posto ufficialmente alla ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, la questione se (e come) inserire nel Dl fiscale le norme sulla riforma delle Agenzie fiscali. Riforma che, senza il treno accelerato del Dl collegato alla manovra, rischia di restare al palo in commissione, bloccata dall’avvio della sessione di bilancio il 31 ottobre, dopo l’atteso approdo a Palazzo Madama del Ddl di bilancio in calendario, ora, per lunedì prossimo.

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