Pagelle fiscali più vicine alla realtà

Tutte le piccole imprese e i professionisti dal 2019 potranno godere del meccanismo premiale degli indicatori sintetici di affidabilità (Isa) e non si dovranno più confrontare con gli studi di settore. Gli Isa non assegneranno più un valore dei ricavi di congruità puntuale a cui uniformarsi. Restituiranno, invece, all’impresa/professionista un indice di affidabilità/compliance da 1 a 10, costruito con la media aritmetica di diversi indicatori elementari.

Il punteggio ottenuto con gli Isa - costruito su otto anni e non più su uno solo - restituirà una scala dei punteggi che l’Agenzia dovrà definire per conoscere il livello oltre il quale il rischio di accertamenti basati su presunzioni (accertamento analitico-induttivo e redditometro) viene di fatto annullato (ad esempio con almeno 6), con una maggiore “tranquillità” per imprese e professionisti. Ma l’Agenzia dovrà definire anche ulteriori livelli di valutazione (per ipotesi punteggio almeno pari all’8) per riconoscere vantaggi premiali in termini di semplificazioni.

Sono tre gli aspetti che distinguono gli Isa dagli studi di settore.

Gli studi erano uno strumento di accertamento volto a indicare il livello di ricavi (di congruità) a cui l’impresa poteva uniformarsi. Al contrario, gli Isa sono un valore indice (“rating”) di affidabilità dell’impresa che mira a conferire dei “benefici” in termini di riduzione degli adempimenti o uno schermo dagli accertamenti.

Gli studi di settore identificavano parametri per la congruità (ricavi) o indicatori di coerenza economica o contabile nella logica di acceso/spento, ossia o sei dentro o sei fuori. Gli Isa contribuiscono alla formazione dell’indicatore sintetico, per cui un valore molto basso, nella media generale, può essere compensato da altri indicatori con valori molto alti.

La costruzione degli studi era basata sulla suddivisione in cluster delle imprese appartenenti ad ognuno degli studi di settore in base alla struttura aziendale. Gli Isa, invece, sono costruiti apprezzando i modelli organizzativi di business (Mob), basati sulle caratteristiche distintive della catena del valore interna all’impresa.