Imposte

Dalle società semplificate all’Iva sul pellet: le altre novità in arrivo

Aumentano i tetti dei ricavi: da 400mila a 500mila euro e da 700mila a 800mila euro. Incentivi agli under 40 per l’acquisto di terreni

Dopo undici anni il governo rimette mano ai limiti entro cui un’attività rientra nel regime semplificato. Con l’emendamento al voto in commissione Bilancio viene ora previsto che il regime semplificato si considererà adottato naturalmente nel caso in cui le imprese, la cui attività prevalente è la prestazione dei servizi, raggiungano nell’anno ricavi non superiori a 500mila euro (400mila è il tetto in vigore fino al prossimo 31 dicembre), mentre per tutte le altre imprese il regime in contabilità semplificata è considerato naturale dal fisco con ricavi conseguiti nell’anno non superiori a 800mila. La norma riguarda soprattutto gli enti non commerciali che hanno attività commerciali e le ditte individuali. Sono esclusi i liberi professionisti in quanto sono naturalmente in contabilità semplificata.

Iva ridotta per il pellet e il teleriscaldamento

Proroga al primo trimestre del 2023 dell’Iva ridotta al 5% alle somministrazioni di energia termica prodotta con impianti alimentati a gas nell’ambito di un “contratto servizio energia”. Sospensione fino al 31 gennaio dei procedimenti di interruzione della fornitura per i clienti finali direttamente allacciati alla rete di trasporto gas, nel limite di 50 milioni. E ancora, estensione, anche al settore del teleriscaldamento dell’aliquota Iva al 5% per i primi tre mesi del prossimo anno e riduzione al 10% anche dell’Iva applicata ai pellet per il 2023. Sono alcuni dei correttivi presentati dal governo al pacchetto di misure “energetiche” contenute nel Ddl di bilancio. Tra gli emendamenti figura anche la rimodulazione delle risorse destinate all’abbattimento degli oneri di sistema per la bolletta gas del primo trimestre del 2023, da 3,8 a 3,5 miliardi di euro.

Incentivi agli under 40 per l’acquisto di terreni

La possibilità per gli under 40 di invocare l’agevolazione per la piccola proprietà contadina per l’acquisto di terreni agricoli. L’aumento al 16% dell’aliquota relativa alla rivalutazione dei terreni. E ancora, l’istituzione dell’Autorità di gestione nazionale del Piano strategico della politica agricola comune e l’istituzione di nuove direzioni presso l’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Sono alcuni dei correttivi previsti dal maxi-emendamento del governo. Tra le modifiche, c’è poi anche il rafforzamento del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste: è infatti prevista l’assunzione di 300 unità che andranno a potenziare la pianta organica del dicastero guidato da Francesco Lollobrigida.

Sale decontribuzione a chi assume under 36

Sale da 6mila a 8mila euro annui la soglia massima dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali riconosciuto ai datori di lavoro che nel 2023 assumono a tempo indeterminato (o stabilizzano) giovani al di sotto di 36 anni, percettori del reddito di cittadinanza e donne svantaggiate. Il maxi emendamento del governo alza la soglia d’importo massimo dell’esonero del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail e ferma restando l’aliquota pensionistica. La durata è di 18 mesi per assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di giovani con meno di 36 anni. Ne beneficiano anche le assunzioni di donne “svantaggiate” per la durata di 12 mesi in caso di contratto a tempo determinato e di 18 mesi per assunzioni o stabilizzazioni.

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