Imposte

Fusione per incorporazione con pro-rata Iva provvisorio

Le Entrate chiariscono come calcolare la percentuale di detraibilità nelle fusioni di società con percenutali diverse. Nel primo anno due possibilità per l’incorporante

Con la risposta a interpello 511/2022 le Entrate si pronunciano riguardo alle modalità di conteggio della percentuale di detraibilità Iva, in presenza di un’operazione di fusione per incorporazione che interessa società, le quali presentano percentuali di detraibilità Iva differenti. I dubbi sono della società incorporante in quanto soggetto tenuto alla presentazione della dichiarazione Iva annuale anche per conto delle società incorporate nel 2022, anno di perfezionamento della fusione. La società chiede dei chiarimenti sui seguenti temi:

1.determinazione del pro-rata provvisorio applicabile nel corso dell’anno di perfezionamento della fusione (2022);

2.determinazione del pro-rata definitivo da indicare in dichiarazione Iva 2023 (relativa all’anno d’imposta 2022);

3.individuazione del pro-rata provvisorio applicabile dall’incorporante nell’anno fiscale successivo a quello in cui è avvenuta l’operazione straordinaria (2023).

Quanto al quesito n.1, le Entrate ricordano che una società che effettua sia operazioni esenti sia operazioni imponibili può operare la detrazione dell’Iva sugli acquisti in via provvisoria, ovvero sulla base di una percentuale di pro-rata provvisorio corrispondente a quello definitivo dell’anno precedente oppure di un pro-rata stimato nell’ipotesi di inizio attività, fermo restando l’obbligo di effettuare il calcolo puntuale a consuntivo, ovvero in sede di presentazione della dichiarazione Iva. Ciò detto, l’incorporante può continuare ad operare la detrazione, nel 2022, in via provvisoria, sulla base del pro-rata del 2021 (anno precedente alla fusione) salvo conguaglio nella dichiarazione Iva 2023.

In riferimento al quesito n.2, sono richiamate le istruzioni al modello di Dichiarazione Iva dalle quali può dedursi che la società incorporante deve indicare nel modulo 01 della dichiarazione, i dati relativi al complesso delle operazioni effettuate dalla stessa nel 2022, confluendo in tale ammontare le operazioni (post-fusioni) riferibili in astratto ai soggetti incorporati, ed operando in tal modo il conguaglio della detrazione dell’Iva effettuata nel corso del 2022 con il pro-rata provvisorio. Se dal quadro VL, dedicato alla società incorporate in riferimento alle operazioni ante-fusione, risulta un’Iva a credito lo stesso confluirà nel totale dell’Iva a credito dell’incorporante. In tal senso le Entrate ritengono superata la sentenza di Cassazione 24708/2020.

Infine, riguardo al quesito n.3, l’incorporante, per il 2023, dovrà operare la detrazione in via provvisoria sulla base di un pro-rata presuntivo, tenendo conto del volume d’affari complessivo, salvo l’onere di conguaglio nella dichiarazione 2024.

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