Contabilità

Enti migranti al Registro: più tempo per i bilanci

I chiarimenti del ministero del Lavoro per Odv e Aps. Per i nuovi enti modelli di bilancio da adottare ad iscrizione perfezionata

Approvazione dei bilanci degli enti del Terzo settore (Ets) alla prova delle nuove regole di rendicontazione. Per gli enti che accedono al Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), il 2022 sarà un anno importante anche sotto il profilo degli adempimenti contabili, perché la qualifica di Ets impone entro il 30 giugno di ogni anno di depositare il bilancio d’esercizio presso il Runts attivo dallo scorso 24 novembre. L’adempimento potrà essere eseguito alternativamente dal:
1) legale rappresentante dell’ente;
2) uno o più amministratori (o, in caso di loro inadempienza, dall’organo di controllo);
3) un commercialista iscritto nella sezione A dell’albo (munito di delega).

Molti i professionisti e gli operatori del settore che si sono interrogati sulle problematiche collegate all’adozione dei nuovi schemi e alle modalità di deposito, a cui il ministero del Lavoro con la nota dello scorso 5 aprile (numero 5941) ha fornito alcuni chiarimenti.

Restano comunque aperte questioni operative come la determinazione della soglia entro la quale è possibile rendicontare per cassa (vedi pezzo nella pagina).Tra le questioni affrontate, trova soluzione interpretativa il problema legato al deposito del bilancio di esercizio da parte di organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps) sottoposte al processo di trasmigrazione. Per tali enti già tenuti ad adottare i nuovi schemi di bilancio a partire dall’esercizio 2021, si poneva il problema relativo al deposito entro il 30 giugno di prossimo.

Tenuto conto che il processo di trasmigrazione per tali enti dovrebbe concludersi verosimilmente entro agosto 2022, il ministero ha previsto la possibilità di depositare il bilancio di esercizio nei 90 giorni successivi al perfezionamento dell’iscrizione dell’ente stesso. Con riferimento, invece, alle Onlus viene ribadito l’obbligo per tali enti di predisporre il bilancio secondo «i nuovi schemi» a partire dall’esercizio 2021, prestando attenzione ad inserire nella più ampia voce “attività diverse” quelle connesse. In questo caso, le Onlus che hanno presentato la domanda di iscrizione dopo la pubblicazione da parte dell’agenzia delle Entrate dell’elenco delle Onlus (ovvero dopo il 28 marzo), difficilmente risulteranno iscritte nel Registro in tempo utile per depositare il bilancio d’esercizio 2021 entro il 30 giugno 2022. Nel caso in cui, quindi, la domanda di iscrizione non si sia perfezionata entro tale data, in analogia a quanto previsto per Odv e Aps, la Onlus potrà ottemperare all’adempimento nei 90 giorni successivi all’iscrizione. Con riferimento, invece, alle realtà che si iscrivono al Runts per la prima volta, si pone il problema legato alle tempistiche di adozione dei nuovi modelli di bilancio che scatta solo a partire dall’esercizio finanziario nel quale l’ente ha perfezionato l’iscrizione. Secondo la Nota del ministero laddove si tratti di un ente che abbia ottenuto la qualifica di Ets nel 2022, l’obbligo di adottare i nuovi schemi di bilancio scatta a partire dallo stesso esercizio 2022, con il deposito presso il Runts entro il 30 giugno dell’anno successivo (2023).

Tuttavia, per quegli enti che abbiano perfezionato la loro iscrizione nell’ultimo trimestre del periodo amministrativo (esercizio finanziario), è prevista una deroga secondo quanto già predisposto in materia di bilancio sociale (5176/2021). Viene ammessa dunque la possibilità di predisporre il documento contabile relativo all’iscrizione dell’ente al Runts con le vecchie regole. Per l’esercizio successivo, invece, il bilancio verrà depositato comprendendo anche le risultanze del periodo infrannuale (inferiore ai tre mesi) in cui l’ente è stato Ets. Per quelli “neo costituiti” che si iscrivono nel Runts nell’ultimo trimestre finanziario viene garantita egualmente la possibilità depositare direttamente il bilancio dell’esercizio successivo comprendente anche i dati finanziari del periodo infrannuale (inferiore ai tre mesi).

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