Professione

Professionisti, le Casse chiamate a monitorare il rispetto del plafond

Ieri stop temporaneo all’erogazione dei bonus per consentire i controlli

di Federica Micardi

L’erogazione dei bonus di 200 e 150 euro previsti dai decreti Aiuti a favore dei professionisti iscritti alle Casse di previdenza dovrebbe riprendere già oggi.

Ieri, infatti, l’accredito sui conti correnti di chi ha già inoltrato la domanda è stato improvvisamente sospeso a causa di una lettera inviata alle 17 Casse di previdenza firmata da Angelo Marano, direttore della Direzione generale per le politiche previdenziali e assicurative del ministero del Lavoro.

Nella lettera si informavano le Casse che il monitoraggio delle richieste di bonus, che avviene settimanalmente attraverso l’invio da parte delle Casse delle domande pervenute e accolte, è di competenza della Direzione ammortizzatori sociali mentre finora i dati sono stati comunicati alla Direzione politiche previdenziali.

Alla luce di questo “cambio” di direzione competente, scrive Marano, e nell’attesa di una comunicazione da parte della Direzione ammortizzatori «delle istruzioni e dei relativi budget, si raccomanda di non procedere alla liquidazione delle indennità, anche con riferimento all’indennità di cui all'articolo 20 del Dl 144/2022, peraltro non ancora convertito in legge». Una doccia fredda per le Casse, che in alcuni casi hanno già accreditato i bonus e in altri si stanno accingendo a farlo.

L’allarme è però rientrato quando il ministero del Lavoro, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere che si tratta di una sospensione temporanea dovuta alla necessità di aggiornare, riorganizzando internamente alle direzioni generali, il sistema di monitoraggio della spesa tenuto conto del plafond complessivo previsto dalla norma.

Va chiarito subito che ad oggi non c’è nessun rischio di splafonamento. Il fondo stanziato per questi bonus è più che capiente, si è infatti lontani dall’aver esaurito le risorse, dato che le domande arrivate - l’invio è possibile dal 26 settembre - sono intorno a 300mila. È vero che c’è tempo fino a novembre per inoltrare l’istanza ma si sa che nel caso degli aiuti erogati nel recente passato, l’80% delle richieste arriva nelle prime settimane.

I bonus sono stati stanziati per dare un aiuto concreto a chi è al disotto di un certo reddito. In particolare i 200 euro vengono erogati a chi nel 2021 ha dichiarato un reddito complessivo non superiore a 35mila euro. Per i 150 euro - previsti da Dl 144/2022 - il limite reddituale si ferma a 20mila euro.

Per i 200 euro è stato stanziato un fondo di 600 milioni di cui 95,6 milioni di competenza degli enti di previdenza dei professionisti, una cifra sufficiente a coprire 478mila domande. Per i 150 euro sono stati stanziati 412,5 milioni senza però che sia stata quantificata la cifra di competenza delle Casse; se si fa una proporzione tra importo complessivo e la spettanza delle Casse la cifra dovrebbe attestarsi intorno a 63 milioni.

Nella serata di ieri le Casse hanno ricevuto una comunicazione da parte della direttrice generale Agnese De Luca della Direzione ammortizzatori sociali che comunica ad ogni ente il plafond a lui riservato per l’erogazione dei 200 euro, chiedendo di monitorare in autonomia il rispetto del plafond. La quota-parte di competenza per i 150 euro, scrive la Direzione ammortizzatori, sarà comunicata appena saranno disponibili i relativi dati finanziari.

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