Professione

Cartabia: riforma giustizia tributaria in anticipo rispetto a Pnrr

"L'arretrato di cause pendenti in Cassazione: 55mila è un numero abnorme e senza paragoni. Una montagna di ricorsi, che è stata lasciata crescere negli anni e che ora dobbiamo aggredire"

di Francesco Machina Grifeo

"Il Piano di ripresa e resilienza dedica alla riforma della giustizia tributaria un'apposita milestone, la M1C1-35, che richiede ‘riforme in primo e secondo grado, per ridurre pendenze in Cassazione', con una scadenza: 31 dicembre 2022. Quella data è un termine ultimo che non può essere mancato, ma fin da oggi possiamo dire che riteniamo ragionevole anticipare quell'adempimento: verso questa meta stiamo lavorando, insieme con il ministero dell'economia". Lo ha detto la Ministra della Giustizia Marta Cartabia intervenendo alla Inaugurazione dell'anno giudiziario della giustizia tributaria.

"L'arretrato di cause pendenti in Cassazione: 55mila – ha aggiunto - è un numero abnorme e senza paragoni. Una montagna di ricorsi, che è stata lasciata crescere negli anni e che ora dobbiamo aggredire".

Cartabia ha poi ricordato che in Italia ogni cittadino può sempre ricorrere in Cassazione e dunque anche contro le decisioni delle Commissioni tributarie. "Questo - ha aggiunto - spiega solo in parte il carico di ricorsi pendenti davanti alla Corte di cassazione, e dalla prospettiva del cittadino di sicuro non giustificano i tempi con cui si definiscono le controversie in materia tributaria, tra i 6 e gli 8 anni attualmente".

"Tuttavia, bisogna essere sempre ben consapevoli dei vincoli costituzionali e all'interno di questo perimetro si dovrà muovere la proposta di riforma tributaria che gli esperti dovrebbero concludere entro il 15 di aprile".

"Ma in attesa della riforma, permettetemi di sottolineare che un anno non è passato invano. Anche a legislazione invariata si possono registrare già alcuni miglioramenti, derivanti prevalentemente da interventi organizzativi e dall'immissione di nuove risorse umane: nell'ultimo anno in Cassazione nell'intera sezione civile, compreso quindi il tributario, il disposition time, vale a dire la durata di definizione dei procedimenti, si è ridotto del 22% circa (Anche se ha contribuito anche una convergenza di fattori contingenti). E altrettanto, -22% si registra nella sezione tributaria, dove la durata effettiva dei processi è scesa da 1.550 giorni circa del 2019, a 1.229 a fine febbraio. Circa 300 giorni in meno, non è poco. Il trend dunque è già in miglioramento".

Infine Cartabia ha detto di confidare che un ulteriore contributo possa presto arrivare dal supporto degli addetti dell'Ufficio per il processo, entrati in servizio a febbraio in tutti gli uffici giudiziari, a cominciare proprio dalla Cassazione: ne sono stati previsti 200 alla Suprema Corte e di questi, ad oggi, 39 sono stati destinati alla sezione tributaria (il 30% circa). 39 giovani giuristi, per coadiuvare gli attuali 51 giudici della sezione tributaria (45 giudici e 6 presidenti). Il numero dei magistrati della sezione tributaria è stato incrementato lo scorso febbraio, con l'assegnazione di 6 nuovi giudici e di un nuovo Presidente.

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