Imposte

Bonus cuochi, fino al 3 aprile è possibile accedere al credito d’imposta

I professionisti di alberghi e ristoranti possono presentare domanda per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022

di Michela Finizio

I cuochi professionisti di alberghi e ristoranti, con contratto di lavoro subordinato o titolari di partita Iva, possono presentare entro le ore 15.00 del 3 aprile la domanda per accedere al credito d’imposta.

La misura ha l’obiettivo di sostenere il settore della ristorazione, anche in considerazione delle misure restrittive adottate negli ultimi anni a causa del Covid.

Le spese agevolate

L’incentivo, per un importo massimo fino a 6 mila euro per ciascun beneficiario, può essere richiesto in particolare per spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022: l’agevolazione è concessa sotto forma di credito di imposta ai sensi del regolamento “de minimis” e nella misura massima del 40% del costo delle spese ammissibili.

Sono ammissibili all'agevolazione le spese relative a:

• l’acquisto di macchinari di classe energetica elevata destinati alla conservazione, lavorazione, trasformazione e cottura dei prodotti alimentari;

• l’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione;

• la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale.

Relativamente all'acquisto di macchinari di classe energetica elevata, sono ammissibili le seguenti classi energetiche:

- A, B e C per i macchinari riportanti l’etichettatura su scala da A a G di cui al regolamento (Ue) n. 1369/2017 del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2017 (Guue, legge 198/2017, e simili);

- A+, A++ e A+++ per i macchinari riportanti l’etichettatura su scala da A+++ a D, di cui alla direttiva (Ue) n. 30/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010 (Guue, legge 153/2010);

- A+, A++ e A+++ relativamente ai soli apparecchi di cottura per i quali è applicato il sistema di etichettatura su scala da A+++ a G, di cui al regolamento (Ue) n. 65/2014 della Commissione del 1° ottobre 2013 (Guue, legge 29/2014).

Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono essere pagate attraverso conti correnti intestati al soggetto beneficiario e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o ricevuta. Non sono ammissibili all'agevolazione le spese relative a imposte e tasse. L’imposta sul valore aggiunto è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile.

Le domande

I criteri di accesso, le modalità e i termini di presentazione delle domande sono definiti dal decreto direttoriale 29 novembre 2022, al quale sono allegati il modello di istanza e gli oneri informativi dell’intervento.

Le istanze potevano essere presentate dal 27 febbraio scorso e fino al prossimo lunedì 3 aprile 2023, esclusivamente tramite la procedura informatica accessibile su Invitalia. La procedura è accessibile con Spid, Cns o Cie.

A chi si rivolge

Per poter beneficiare del credito d'imposta, i soggetti richiedenti devono:

• essere residenti o stabiliti del territorio dello Stato;

• essere alle dipendenze, con regolare contratto di lavoro subordinato, di alberghi e ristoranti, ovvero titolari di partiva Iva per attività di cuoco professionista svolta presso le medesime predette strutture, almeno a partire dalla data del 1° gennaio 2021, e più precisamente:

- essere stati alle dipendenze, di alberghi e ristoranti, con regolare contratto di lavoro subordinato attivo in tutto o parte del periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;

- oppure essere stati titolari di partiva Iva, per attività di cuoco professionista presso alberghi e ristoranti, in tutto o parte del periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;

• essere nel pieno godimento dei diritti civili.

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