Professione

Commercialisti favorevoli a una tregua sui reati fiscali

Un’appello alle forze politiche del presidente del Consiglio nazionale della categoria per avviare una riflessione tecnica sulla tregua fiscale e sull’estinzione dei reati tributari

di Federica Micardi

I commercialisti chiedono una riflessione tecnica su tregua fiscale e estinzione reati tributari non fraudolenti . Il presidente del Consiglio nazionale della categoria Elbano de Nuccio rivolge alle forze politiche un appello per una comune riflessione che, in modo tecnico, porti a individuare un possibile punto di caduta nell’acceso dibattito tra fautori e oppositori dell’introduzione di misure di estinzione dell’azione penale per condotta riparatoria, relativamente a fattispecie non fraudolente, per i contribuenti che si avvalgono delle definizioni agevolate previste dalla “tregua fiscale” in via di approvazione con la legge di bilancio 2023. Secono il vertice della categoria può considerarsi ragionevole una previsione che, in presenza del pagamento delle imposte dovute, disponga una causa di non punibilità dei reati tributari di minore pericolosità sociale, non connotati cioè da condotte fraudolente, anche nei casi in cui l'autore del reato abbia già avuto formale conoscenza dell’inizio di attività di controllo. Una misura, sottolinea de Nuccio che potrebbe contribuire a ridurre il sovraccarico di lavoro di procure e tribunali.

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