Adempimenti

Dati per il modello 730 precompilato: già aggiornato il calendario

Con il rinvio al 22 febbraio per le spese sanitarie cambiano le opposizioni. Nel Milleproroghe il rinvio al 31 marzo per i bonus in condominio

di Marcello Tarabusi

Più tempo per gli operatori interessati e i professionisti che li assistono per l’invio dei dati per la precompilata 2023. Da un lato, la proroga della scadenza per l’invio dei dati di spesa sanitaria. Dall’altro, con il Milleproroghe lo slittamento al 31 marzo dei termini per le opzioni di cessione dei bonus edilizi e per la comunicazione degli amministratori di condominio.

Il provvedimento delle Entrate del 15 febbraio ha disposto – seppure a termine scaduto – la proroga al 22 febbraio del termine per l’invio dei dati di spesa sanitaria, che andavano trasmessi entro lo scorso 31 gennaio.

Si tratta, in particolare, delle spese sanitarie relative al secondo semestre 2022 per la generalità degli operatori sanitari: strutture sanitarie pubbliche e private, farmacie, parafarmacie, medici, odontoiatri ed altri iscritti negli albi dei professionisti sanitari, compresi i soggetti iscritti negli elenchi speciali ad esaurimento previsti dalla riforma Lorenzin. Per i soli ottici, per i quali è entrata in vigore a fine 2022 una nuova modalità di identificazione degli obbligati sulla base del codice Ateco, l’invio riguarda l’intero 2022. Proprio una associazione di categoria di tali soggetti ha sollecitato un differimento.

A seguito della proroga di 22 giorni, slittano in avanti anche i corrispondenti termini per l’opposizione del contribuente all’utilizzo dei dati di spesa sanitaria da parte dell’agenzia.

Il diritto di opposizione, se non è stato esercitato al momento di sostenimento della spesa (nel qual il sanitario non trasmesso i dati nemmeno al sistema Ts), si può anche esercitare in un momento successivo per le spese già trasmesse al sistema Ts, chiedendo che i dati non siano resi disponibili all’Agenzia delle entrate.

In particolare, l’opposizione si può esercitare:

per la totalità, oppure una o più tipologie di spesa già presenti a sistema, mediante una comunicazione (a mezzo e-mail, telefono o accesso di persona), normalmente entro la scadenza per la trasmissione dei dati da parte degli operatori sanitari: per il 2022 la scadenza nuova scadenza slitta quindi al 22 febbraio, in corrispondenza del nuovo termine prorogato per l’invio da parte degli operatori sanitari;

dopo tale scadenza è prevista una finestra temporale di un mese, durante la quale il cittadino, accedendo tramite Ts-Cns o Spid all’area riservata del sistema Ts, può consultare l’intero elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione. La finestra temporale originaria era prevista dal 9 febbraio all’8 marzo 2023. Per effetto della proroga di 22 giorni, la scadenza si sposta al periodo dal 3 marzo 2023 al 30 marzo 2023.

Prorogato anche il termine entro il quale, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, il sistema Tessera sanitaria mette a disposizione dell’agenzia delle Entrate tutti i dati consolidati delle spese sanitarie dei cittadini. L’originaria scadenza del 9 marzo è stata prorogata, per l’anno 2023, al 31 marzo.

La proroga vale, certamente, per tutti coloro che non avevano ancora provveduto all’invio, che quindi potranno trasmettere i dati entro il 22 febbraio. Ma anche tutti coloro che hanno già trasmesso i dati, ma in ritardo rispetto alla scadenza originaria del 31 gennaio, vedono la loro violazione sanata dalla proroga, e non potranno quindi essere sanzionati. Infine, tutti coloro che hanno già inviato i dati, anche entro la scadenza originaria del 31 gennaio, potranno correggere eventuali errori contenuti nel file trasmesso annullando l’invio e provvedendo ad una nuova trasmissione entro la medesima data del 22 febbraio.

Le modifiche al decreto Milleproroghe approvate dal Senato (per cui si attende ora il via libera definitivo da parte della Camera) prevedono, inoltre, per le spese sostenute nel 2022, la proroga dal 16 al 31 marzo per:

a) la comunicazione del contribuente per l’esercizio delle opzioni di sconto sul corrispettivo o di cessione del credito relative ai bonus edilizi sia sulle singole unità immobiliari, sia sulle parti comuni degli edifici, per le spese sostenute nel 2022 e per le rate residue delle spese 2020 e 2021;

b) la comunicazione dell’amministratore di condomino per gli interventi effettuati nel 2022 sulle parti comuni di edifici residenziali.

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