Imposte

Auto aziendali, sconti di fine anno per l’acquisto di veicoli commerciali nuovi

Fino al 31 dicembre tax credit al 10% su autocarri e mezzi per uso speciale

di Stefano Sirocchi

Sconti di fine anno per i fleet manager che hanno in programma di acquistare veicoli commerciali nuovi. Il tax credit previsto su autocarri e veicoli per uso speciale è nella misura del 10% del costo fino al 31 dicembre di quest'anno. Entro questa data è sufficiente chiudere l'ordine e pagare un acconto del 20% del prezzo.

Aziende, professionisti e persone fisiche possono fruire degli incentivi per le auto green, abbattendo, di fatto, il costo iniziale del veicolo. Si può arrivare anche a 10mila euro di risparmio, tra contributi statali e sconto di duemila euro che in questi casi il concessionario deve applicare ex lege.

Per le auto ecologiche gli incentivi sono molti e spesso cumulabili tra loro. Anche per le auto green, molti bonus scadranno a fine anno, ma a differenza del tax credit sui veicoli commerciali - che dal primo gennaio prossimo si quasi dimezzerà (salvo proroghe al momento non previste) - per i veicoli a basse emissioni si prospettano rifinanziamenti ricorrenti per vecchi e nuovi bonus.

Rimanendo in argomento, sono pure agevolabili i costi delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, entro la soglia di tremila euro di spesa compresi gli oneri di installazione.

L'incentivo è fruibile sotto forma di detrazioni fiscali nella misura del 50% della spesa. È possibile beneficiare anche dello sconto in fattura e della disciplina del superbonus al 110%, naturalmente nel rispetto delle condizioni previste.

In tema di welfare e mobilità, dallo smart working di emergenza si sta passando allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità ibrida, in cui il lavoro in sede si alterna con quello da remoto e da cui difficilmente si tornerà indietro.

Può essere interessante valutare la nuova organizzazione del lavoro alla luce della disciplina fiscale dei buoni benzina, dei buoni trasporto fino alle policy di erogazione dei buoni pasto. Peraltro, le trasferte con partenza dall'abitazione piuttosto che dalla sede di lavoro possono nascondere delle insidie se il tragitto casa-luogo delle trasferta è maggiore di quello sede di lavoro-luogo della trasferta. In questi casi, il relativo rimborso chilometrico è parzialmente imponibile in capo al dipendente. Diverso trattamento potrebbe riguardare gli amministratori e i collaboratori, a seconda di quanto stabilito nell'atto di nomina o nel contratto di collaborazione.

Si coglie infine l'occasione per chiedere al legislatore se fosse possibile introdurre due previsioni normative. In primis, rinnovare la soglia di esenzione dei fringe benefit a 516 euro anche per il 2022 (e magari renderla strutturale) e, inoltre, prevedere una norma di interpretazione autentica che consenta l'applicazione del moltiplicatore fisso al 30%, nel caso della quantificazione del compenso in natura per le auto immatricolate entro il 30 giugno 2020 e dopo questa data concesse in uso promiscuo ai dipendenti (anche a seguito della restituzione di veicoli già assegnati e tornati in flotta). Piccole cose, forse, peraltro a costo zero o quasi, che però sarebbero molto apprezzate da lavoratori e imprese.

L’articolo è tratto dalla guida «Auto e fisco», che sarà in edicola da martedì 14 dicembre con Il Sole 24 Ore, a 9,90 euro oltre il prezzo del quotidiano.

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