Imposte

L’investimento in valute tramite una software house va tassato al 26%

La risposta a interpello 490: si tratta di redditi diversi

di Alessandro Germani

L’investimento in valute attraverso una software house è un reddito diverso tassato al 26 per cento. A chiarirlo è la risposta a interpello 490/2021 del 20 luglio. Una persona fisica si avvale di un software di intelligenza artificiale, per cui i guadagni di fine giornata spettano a lui al 65% e al 35% alla società IT, senza possibilità di perdite. Sui redditi finanziari da attività in valuta l’Agenzia si è espressa con le risoluzioni 102/E/11 e 71/E/16 (compravendita di valuta e opzioni binarie). In ambo i casi si tratta di redditi diversi ex articolo 67, comma 1, lettera c-quater del Tuir con assoggettamento dei redditi alla sostitutiva del 26 per cento, da autoliquidarsi nel quadro RT del modello Redditi PF.

Nel caso di specie, invece, la società informatica investe sia capitali propri che dei clienti, retrocedendo a costoro una parte del guadagno realizzato. Si è in presenza del conseguimento di differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto, per cui la fattispecie sarà quella della lettera c-quinquies, ma senza deduzione delle minusvalenze.

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