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Con la riforma fisco tra i parametri di sostenibilità: necessario un sistema premiale

Nel programma Esg (Environmental, social and governance) anche la trasparenza sulle politiche fiscali

di Maricla Pennesi

Il Piano di ripresa e resilienza del nostro Paese si costruisce attraverso uno sviluppo sostenibile e la riforma fiscale è senza dubbio uno dei cardini del sistema.

Garantire un ambiente attrattivo per chi fa impresa sul nostro territorio deve essere una priorità non più rinviabile. I punti più urgenti da risolvere, che vedono commissioni ad hoc già al lavoro, sono senza dubbio quelli della semplificazione dell'imposizione e della giungla di adempimenti nonché quello della riforma della giustizia tributaria che decide le sorti economiche delle imprese, non meno importanti di quelle dei singoli cittadini, e che dovrebbe rappresentare con competenza e autonomia la certezza del diritto e la sua corretta declinazione operativa.

C'è tuttavia un punto importante che sta emergendo con forza anche a livello internazionale: la cultura di trasparenza e fairness fiscale come elemento sostanziale per garantire le risorse necessarie allo sviluppo dei programmi Esg dei Paesi, individuando una diretta responsabilità sociale proprio in relazione alle strategie fiscali (più o meno aggressive) e al pagamento (evasione) delle imposte.

Gli investitori, dai soggetti finanziatori a quelli più direttamente coinvolti nel rischio d'impresa, i lavoratori e le istituzioni oggi richiedono alle imprese un modello di business sostenibile attraverso una governance responsabile anche in tema di fiscalità, potendo contare su un sistema di controllo e report specifico anche del rischio di non compliance in ambito fiscale.

La corporate tax responsability sta entrando a pieno titolo nell'ambito della più ampia corporate responsability Esg (Environmental, social and governance). In alcuni Paesi ( per esempio, la Francia) le autorità regolamentari impongono agli investitori istituzionali e asset manager di pubblicare un rapporto annuale che spieghi come sono inclusi i criteri Esg nelle politiche di investimento. Nel Regno Unito le strategie fiscali delle imprese multinazionali devono essere rese pubbliche; nello stesso solco di trasparenza fiscale sono da intendersi gli obblighi di reportistica internazionale con il country by country report e quelli Dac 6 di recente implementazione in Europa. Obblighi di trasparenza volti a verificare il tax risk appetite e la misura della compliance da parte delle imprese.

Nell'adottare un programma Esg nasce quindi l'esigenza di misurare, valutare l'impatto della variabile fiscale sulla sostenibilità del business e la governance dei rischi a questa connessi. A supportare questa direzione, il Gssb (Global sustainability standards board) ha pubblicato uno standard ad hoc: Gri 207. Questo standard, come gli altri sul tema Esg, è stato elaborato per rendicontare da parte delle imprese gli impatti della propria fiscalità sull’economia, sull’ambiente e sulla società.

«Le imposte sono importanti fonti di entrate pubbliche e sono fondamentali per la politica fiscale e la stabilità macroeconomica dei Paesi. Le Nazioni Unite riconoscono che esse svolgono un ruolo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile. Sono anche un meccanismo chiave attraverso il quale le organizzazioni contribuiscono alle economie dei Paesi in cui operano.

La rendicontazione pubblica in materia fiscale aumenta la trasparenza, promuovendo fiducia e credibilità nelle pratiche fiscali adottate dalle organizzazioni e nei sistemi fiscali. Consente agli stakeholder di esprimere giudizi informati sulle posizioni fiscali di un’organizzazione. La trasparenza fiscale informa anche il dibattito pubblico e sostiene lo sviluppo di una politica fiscale socialmente accettata» marginalizzando gli evasori e la cultura della non compliance.

Le informazioni contenute nel Gri 207 hanno quindi l’obiettivo di supportare e comunicare, anche quantitativamente in termini d'imposte, la gestione da parte delle imprese della fiscalità Paese per Paese.

L’adozione di principi fiscali sostenibili, come parte di un più ampio programma Esg, è una scelta importante e significativa che richiede l’impegno del consiglio di amministrazione e dei dirigenti preposti (Cfo e Tax director). L’integrazione dei fattori Esg è diventata una parte fondamentale del processo decisionale di investimento, pertanto anche la compliance fiscale è un'esigenza per evitare rischi economici e reputazionali alla società stessa e a tutti gli stakeholder coinvolti (dal mercato ai lavoratori).

Per essere efficaci, i principi dovrebbero essere incorporati nella cultura aziendale e soprattutto non dovrebbe dirsi completa l'adozione di un programma Esg da parte di un'impresa se non prevede l'adozione anche di una politica fiscale sostenibile nei Paesi in cui opera.

La riforma fiscale in Italia dovrebbe cavalcare l'opportunità di rafforzare la cultura della compliance attraverso l'approccio Esg e, soprattutto, dovrebbe incentivarne l'adozione garantendo un sistema premiale (per esempio, riduzione sanzioni, fast track in caso d'interlocuzione con le Autorità fiscali eccetera) assimilabile a quello del regime di adempimento collaborativo che non ha ancora una diffusione su larga scala a causa dei requisiti soggettivi molto limitativi.

Del resto, il regime di adempimento collaborativo non sarebbe sostenibile per le Pmi, a differenza di un sistema mirato di reportistica quali-quantitativa secondo standard internazionali certificabili come quelli proposti da Gssb.