I temi di NT+Le massime di Cassazione

Cassazione, le sentenze su indebita compensazione, interessi di mora e contributi previdenziali

Indebita compensazione: il reato si può contestare anche senza parere Mise di Antonio Iorio

L’omessa acquisizione del parere del ministero dello Sviluppo economico (Mise) sull’effettiva spettanza del credito di imposta ricerca e sviluppo è irrilevante ai fini della sussistenza del reato di indebita compensazione, in quanto si tratta di norme valide per i controlli amministrativi che non stabiliscono alcuna pregiudiziale rispetto alle autonome valutazioni del giudice penale.

• Cassazione, sentenza 32330 e 32331 del 2022

Gli interessi di mora per ritardi nei versamenti non sono deducibili di Dario Deotto e Luigi Lovecchio

Se gli interessi passivi, in termini generali, risultano sempre deducibili nella determinazione del reddito d’impresa, non si può giungere alla medesima conclusione per gli interessi moratori conseguenti al mancato versamento delle imposte, i quali quindi risultano indeducibili.

Cassazione, ordinanza 28740/2022

Anche sui lavori occasionali il geometra versa i contributi alla Cassa di Federico Gavioli

Il professionista che svolge lavori occasionali deve versare i contributi alla cassa. È irrilevante il fatto che sia dipendente di un’azienda privata e come tale iscritto all’Inps.

Cassazione, sentenza 28188/2022

Contributi Inps, esenzione per i soci (autonomi) di Srl che non prestano attività di Giorgio Gavelli

Non rientrano nell’imponibile previdenziale i redditi di partecipazione nelle Srl in cui il contribuente occupa esclusivamente il ruolo di socio di capitale, senza alcun apporto di prestazione lavorativa.

Cassazione, ordinanza 25341/2022