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Acquisti prima casa, garanzia dell’80% confermata fino al 30 giugno 2023

Il Milleproroghe allunga la scadenza della copertura «potenziata» per i giovani mutuatari: così il fondo Consap consente agli istituti di credito di proporre mutui al 100%

di Michela Finizio

L’accesso alla garanzia all’80% sui mutui prima casa per i giovani con Isee non superiore a 40mila euro è prorogato al 30 giugno 2023. Un emendamento al decreto Milleproroghe interviene così allungando la scadenza della misura introdotta con il decreto Sostegni-bis dal Governo Draghi e poi confermata con l’ultima legge di Bilancio per il primo trimestre 2023, che si affianca al pacchetto di agevolazioni fiscali già in vigore fino al 31 dicembre 2023 sulle imposte per l’acquisto della prima casa da parte di giovani under 36.

Per accedere alla garanzia pubblica “potenziata” del Fondo Mutui prima Casa gestito da Consap c’era tempo fino al 31 marzo 2023: ora sono stati concessi tre mesi in più. La garanzia sale dall’ordinario 50% all’80% in caso di mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto della prima casa, comprensivo di oneri accessori.

A poterne fare richiesta sono le seguenti categorie prioritarie, se rispettano la soglia Isee di 40mila euro:
-
giovani coppie coniugate ovvero conviventi more uxorio che abbiano costituito nucleo da almeno due anni;
- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi;
- conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari comunque denominati;
- giovani di età inferiore a 36.

La garanzia all’80% consente teoricamente alle banche aderenti al Fondo di proporre un mutuo al 100%, cioè con loan to value pari al valore di acquisto dell’immobile, agevolando i giovani acquirenti che non dispongono della liquidità iniziale necessaria per acquistare casa. Una garanzia più elevata, infatti, riduce i margini di rischio per gli istituti di credito che però negli ultimi mesi, di fronte al progressivo innalzamento dei tassi di interesse, avevano faticato a mantenere sul mercato le proposte commerciali al 100 per cento.

Per questo motivo era già intervenuta la legge n. 175/2022 di conversione del decreto Aiuti-ter introducendo un correttivo: nota anche come norma “sblocca mutui”, la misura dispone per le domande presentate dal 1 dicembre 2022 al 31 marzo 2023 la possibilità di accedere alla garanzia dell’80% anche nel caso in cui il Tasso Effettivo Globale (Teg) risulti superiore al Tasso Effettivo Globale Medio (Tegm) pubblicato trimestralmente dal ministero delle Finanze. Un vincolo inizialmente previsto dalla normativa, al fine di promuovere mutui calmierati per queste categorie, ma che – a fronte di un Tegm superato dalle più recenti decisioni di politica monetaria da parte della Bce – aveva reso impossibile per molti istituti continuare ad aderire al Fondo con una propria offerta commerciale.

Va ricordato, comunque, che in caso di inadempimento del mutuatario il Fondo di garanzia Mutui prima casa gestito da Consap interviene liquidando alla banca l’importo previsto “coperto” dalla garanzia, per poi agire nei confronti del mutuatario stesso per il recupero della somma liquidata. Al mutuatario, pertanto, resta l’obbligo di restituire per intero le somme pagate dal Fondo alla banca, il quale provvede al recupero della pagata anche mediante il ricorso alla procedura di iscrizione a ruolo.