Imposte

Beni a rilevanza sociale con aliquota azzerata

In lista: pane, pasta, servizi socio sanitari e prodotti per bambini e anziani

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di Benedetto Santacroce

La riforma delle aliquote costituisce una delle linee che il legislatore vuole perseguire in materia Iva con la delega fiscale di prossima approvazione. Le aliquote Iva, come si ricorda, hanno fatto oggetto nel corso dello scorso anno, di un importante intervento delle autorità di Bruxelles attraverso l’approvazione della direttiva 2022/542/Ue.

Ora, nel solco di questa direttiva e in accordo temporale con la stessa, il legislatore nazionale vuole intervenire sul tema con un complesso di obiettivi molto puntuali.

In primo luogo, la razionalizzazione passa attraverso la revisione del numero e della misura delle aliquote esistenti in linea con i criteri fissati dalla norma unionale. Questa previsione comporta, oltre al mantenimento di due aliquote ridotte pari o superiori al 5% e di un’aliquota super-ridotta sotto al 5% (attualmente 4%) anche la previsione (del tutto innovativa) di un’aliquota zero con diritto a detrazione. Proprio in riferimento a questa aliquota e con lo scopo di agevolare quei beni e quei servizi che sono destinati a soddisfare le esigenze di maggior rilevanza sociale ci si attende, ad esempio, la previsione di facilitazioni per la pasta, il pane ovvero per servizi soci sanitari ovvero, un’ulteriore riduzione, per i beni destinati a lattanti, bambini e anziani.

Inoltre, in tema di omogeneizzazione del trattamento Iva di beni e servizi similari diviene fondamentale il richiamo alla nomenclatura combinata doganale ovvero alla classificazione statistica. Sotto questo punto di vista è chiaro che il richiamo a questi due parametri dovrà essere realizzato con grande attenzione, andando ad aggiornare l’attuale tariffa e tenendo in debita considerazione che, in alcuni casi il legislatore Iva si è dissociato a tali parametri per assolvere a specifiche politiche ovvero a specifiche finalità. Questo per evitare che il mero richiamo, ad esempio, della classificazione doganale dei bene porti, invece che ad un allineamento dei trattamenti Iva ad un fenomeno distorsivo. Si pensi, ad esempio, a quello che è successo, in passato, per quanto riguarda le lettiere dei gatti ovvero per le zucche di Halloween.

Un ultimo importante intervento che si vuole realizzare in materia di aliquote riguarda le opere d’arte per le quali la direttiva 2022/542/Ue interviene per l’applicazione delle aliquote ridotte anche per le cessioni di oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione. Sul punto si spera che il legislatore, oltre ad estendere le aliquote ridotte, provi ad intervenire anche sulla nozione di opere d’arte dando spazio alle nuove forme di espressione artistiche (quali le video installazioni ovvero le produzioni con utilizzo di nuove tecnologie).

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