Imposte

Legge di Bilancio 2023, le nuove misure fiscali della prima bozza

Fisco – 200 euro per sanare errori formali fiscali

Potrebbero bastare solo 200 euro, per periodo d’imposta e per tributo, per mettersi in regola rispetto agli errori formali commessi in campo tributario. La bozza della manovra prevede infatti questa possibilità anche se l’importo, in questo caso, è scritto tra parentesi e quindi ancora in valutazione. La possibilità di regolarizzazione non varrà però per quel che riguarda attività finanziarie e patrimoniali all’estero; oppure contestazioni diventate definitive. La sanatoria si perfeziona con due pagamenti di pari importo il 31 marzo 2023 e il 31 marzo 2024.

Nel pacchetto di pace fiscale anche dieci diverse regolarizzazioni. Sono dieci diverse modalità di regolarizzazione. Dalla definizione agevolata sui controlli automatizzati delle dichiarazioni, alla regolarizzazione di irregolarità formali, al ravvedimento speciale delle violazioni tributarie, alle rate non pagate, allo stralcio cartelle sotto 1000 euro.

Contanti – Torna il tetto a 5000 euro. Stop alle sanzioni sui Pos

Nella bozza di manovra in circolazione ieri passa da «1.000 euro» a «5.000 euro» il tetto per l’uso del contante dal primo gennaio 2023. La norma annunciata nei giorni scorsi è stata molto contestata dalle opposizioni. Tra le novità da segnalare nel documento (che prevede complessivamente 136 articoli) il fatto che sono sospese anche le sanzioni per alcuni adeguamenti dei mezzi di pagamento. Si tratta infatti di nuove esenzioni all’obbligo di consentire piccoli pagamenti, per meno di 30 euro, anche con carte e bancomat.

Si legge inoltre nella bozza, che il ministero delle Imprese e del Made in Italy deciderà per giugno i «criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse». Intanto «sono sospesi i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni».

Lavoro – Arrivano le prime semplificazioni all’Isee

Arrivano le prime semplificazioni all’Isee. Fino al 31 dicembre si potrà presentare la Dsu nella modalità non precompilata.

Dal 1° luglio 2023 la presentazione della Dsu da parte del cittadino dovrà avvenire prioritariamente in modalità precompilata (sarà un decreto del Lavoro, sentiti Inps, Entrate e Garante privacy, a spiegare come consentire al cittadino la gestione della dichiarazione precompilata resa disponibile in via telematica da Inps). È questa una novità del pacchetto lavoro inserita nell’ultima bozza di legge di Bilancio 2023.

Un’altra novità è il rifinanziamento del Fondo sociale per occupazione e formazione per 100 milioni a decorrere dal 2023. Per completare i piani di recupero occupazionale di imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa si stanziano ulteriori 70 milioni (per garantire nuova Cigs). Dieci milioni per il 2023 vanno per misure di sostegno per i lavoratori dipendenti dalle imprese del settore dei call center; mentre 30 milioni sono stanziati per il settore pesca.

Tabacchi – Aumentano le sigarette 15-20 cent a pacchetto

A pagare il conto della manovra saranno anche i fumatori. L’aumento per ogni pacchetto di bionde varia tra i 15 e i 20 centesimi. È quanto prevede la bozza della legge di bilancio approvata lunedì scorso e attesa ora in Parlamento.

L’intervento mirato sulle accise del tabacco e dei prodotti succedanei, ovvero quello riscaldato e le sigarette elettroniche, prevede un aumento graduale della componente specifica, oggi ancora la più bassa in Europa, accompagnato da un incremento dell’onere fiscale minimo anche questo declinato su tre anni.

Per i nuovi prodotti succedanei come il tabacco riscaldato prosegue l’aumento dell’accisa, già previsto dal 1° gennaio con la legge di bilancio dello scorso anno, e proseguirà per i prossimi tre anni.

Per le sigarette elettroniche l’incremento viene fissato al 15% per i prodotti con nicotina e al 10% per quelli senza, sempre a partire dal prossimo 1° gennaio 2023.

Giochi – Proroga onerosa delle concessioni online

Le concessioni per la raccolta dei giochi online in scadenza il prossimo 31 dicembre 2022 sono prorogate «a titolo oneroso» fino al 31 dicembre 2023. Il differimento del termine è di fatto annunciato nella legge di Bilancio che comunque entrerà in vigore dal 1° gennaio prossimo.

Gli oneri per ottenere dovranno essere calcolati alle stesse condizioni previste dalle convenzioni accessive alle predette concessioni. Il corrispettivo una tantum, inoltre, calcolato in proporzione alla durata della proroga, è maggiorato del 15% rispetto alla previsione delle norme attuamente in vigore e dovrà essere versato in due rate di pari importo con scadenza, rispettivamente, al 15 gennaio e al 1° giugno dell’anno 2023. Ciascun concessionario dovrà pagare complessivamente, secondo un’elaborazione dell’agenzia specializzata Agipronews, poco più di 38mila euro nel 2023.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©