Adempimenti

Comuni ed enti previdenziali, delibere entro il 31 gennaio

Entro fine mese l’adozione delle delibere degli enti diversi da quelli statali per lo stralcio dei ruoli fino a mille euro e delle casse di previdenza private sulla rottamazione

di Luigi Lovecchio

Il quadro completo dei carichi interessati dalla rottamazione quater lo si avrà solo dopo la scadenza del 31 gennaio, prevista per l’adozione delle delibere degli enti diversi da quelli statali, con riferimento allo stralcio dei mini ruoli, non superiori a mille euro, nonché delle casse di previdenza private, con riferimento all’intera disciplina della rottamazione quater. La legge di bilancio 2023 (articolo 1, commi 222 e seguenti, della legge 197/2022) ha previsto l’azzeramento delle partite di importo residuo non superiore a 1.000 euro, affidate all’agente della riscossione fino al 31 dicembre 2015. Lo stralcio totale, tuttavia, riguarda solo le entrate delle amministrazioni statali, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici previdenziali. Per tutti gli altri soggetti (ad esempio, comuni e casse previdenziali private), invece, lo stralcio riguarda, in automatico, le sole somme aggiuntive alla sorte capitale. I medesimi enti, inoltre, hanno facoltà di deliberare, entro il 31 gennaio, la totale disapplicazione della norma di legge, ripristinando il debito complessivo. In questo caso, se il debitore vuole ottenere i vantaggi dello stralcio “ridotto” – con salvezza, cioè, della sorte capitale - dovrà aderire alla rottamazione quater. La rottamazione quater inoltre non comprende in automatico le partite delle casse previdenziali private. A tale scopo, occorre una delibera di recepimento da parte della Cassa, da adottare sempre entro fine mese.

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