Adempimenti

Spese sanitarie, anche per il 2022 invio semestrale dei dati alla precompilata

In «Gazzetta» il decreto del Mef-Ragioneria che fa slittare l’obbligo di trasmissione con flusso mensile al 2023

di Daniela Stefani e Marcello Tarabusi

Anche per il 2022 l’invio delle spese sanitarie precompilata tramite il sistema Tessera sanitaria (Sts) avverrà su base semestrale. Rinviato al 2023 l’obbligo di trasmettere con flussi mensili.

IL CALENDARIO AGGIORNATO


Con decreto del Mef-Ragioneria generale dello Stato datato 2 febbraio e pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» dell’8 febbraio, che recepisce la proroga dal 31 gennaio all’8 febbraio 2022 dei dati del 2021 anticipata con provvedimento delle Entrate 28825/2022 (si veda l’articolo «Spese sanitarie, proroga all’8 febbraio per inviare i dati per la precompilata»), è stata anche prevista una nuova calendarizzazione dell’adempimento per l’anno 2022 (anticipato con nota dell’Agenzia 28854 del 28 gennaio 2022).

Anche per l’anno 2022 pertanto la scadenza mensile dell’invio dei dati introdotta dal Dm 19 ottobre 2020 viene mantenuta semestrale. Le spese relative al primo semestre 2022 dovranno essere inviate al sistema Ts entro il 30 settembre 2022: è stata quindi accolta la richiesta degli operatori che lo scorso anno avevano manifestato la difficoltà di rispettare il termine del 31 luglio; per le spese del secondo semestre 2022 l’invio rimane (per ora) fissato al 31 marzo 2023.

La proroga riguarda tutti i soggetti obbligati alla trasmissione delle spese sanitarie, compresi i soggetti iscritti negli elenchi ad esaurimento istituiti con il Dm Salute del 9 agosto 2019, per i quali l’invio dei dati di spesa dell’anno 2021, trattandosi per loro del primo anno di applicazione dell’obbligo, era previsto in unica soluzione (senza divisione in semestri).

Rimane ferma la regola per cui la scadenza dell’adempimento è legata alla data del pagamento e non alla data del documento fiscale. Per le spese sostenute entro il 2021 e trasmesse entro l’8 febbraio 2022 al sistema Tessera sanitaria il termine per la trasmissione di eventuali correzioni dei dati è fissato al prossimo 15 febbraio e ciascun cittadino potrà esercitare l’opposizione – sempre che non l’abbia già espressa al professionista che ha eseguito la prestazione – dal 16 febbraio al 15 marzo 2022.

Per le spese 2022 da inviare a gennaio 2023 valgono invece (al momento) i termini ordinari.Occorre la massima attenzione perché l’omessa, tardiva o errata trasmissione di dati al sistema TS è sanzionata con 100 euro per ogni comunicazione con un massimo di 50mila euro (è escluso il cumulo giuridico). La sanzione è ridotta a 1/3 con un massimo di 20mila euro nel caso la comunicazione sia trasmessa entro 60 giorni dalla scadenza. L’errata trasmissione non viene sanzionata nel caso l’errore sia corretto entro 5 giorni dalla scadenza o entro 5 giorni dal ricevimento della segnalazione da parte dell’agenzia delle Entrate.

Per le spese sostenute nel 2023, salvo altre proroghe, l’invio dovrà essere eseguito ogni mese, entro il mese successivo a quello della spesa.

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