I temi di NT+Modulo 24

Fattura elettronica, il tipo di documento distingue nota di credito o di debito

Non vanno usati i segni negativi per indicare la nota di credito: la variazione diminutiva è dettata dal tipo TD04

di Rosario Farina

Il provvedimento delle Entrate 89757 del 30 aprile 2018, infatti, ha precisato che le regole tecniche previste per l'emissione e la ricezione delle fatture elettroniche in formato Xml attraverso il Sistema di interscambio (Sdi) sono altresì applicabili alle note di variazione.

Le note di variazione devono essere elettroniche sia con riferimento alle note di credito che con riferimento alle note di debito; in particolare, sono previste specifiche codifiche per le due distinte tipologie di note di variazione: TD04 è il codice da utilizzare per le note di credito, TD05 è invece il codice per le note di debito. A questi si aggiungono i documenti di rettifica rispetto alle fatture semplificate, ossia TD08 per la nota di credito semplificata e TD09 per la nota di debito semplificata.

Occorre ricordare che le richieste da parte del cessionario/committente al cedente/prestatore di variazioni di cui all'articolo 26 del Dpr 633/1972 (per esempio per rettifica di prezzo o di quantità ricevute) non sono gestite da Sdi e quindi devono essere veicolate nell'ambito dei normali rapporti commerciali e dei canali comunicativi già in atto.

Un primo aspetto operativo da sottolineare è costituito dal fatto che in fattura elettronica, di norma, non devono essere utilizzati i segni negativi per indicare la nota di credito, in quanto la variazione diminutiva è determinata dalla tipologia documento TD04. Laddove fosse impropriamente utilizzato il segno negativo con il «Tipo documento» TD04, il sistema non leggerebbe una nota di credito bensì una fattura/nota di debito, con conseguenti possibili disallineamenti rispetto alle liquidazioni Iva trasmesse.

Ciò potrebbe generare richieste di chiarimenti al contribuente da parte dell'agenzia delle Entrate. Pertanto, la nota di variazione a credito deve essere emessa utilizzando un tipo documento TD04 nel campo 2.1.1.1 «Tipo documento», nell'ambito della sezione dei «Dati generali» del tracciato Sdi, inserendo nell'imponibile e relativa imposta un importo con segno positivo in quanto è sufficiente la tipologia del documento per identificare nella contabilità che si tratta di una partita debitoria per il cedente/prestatore e di una partita creditoria del cessionario/committente.

La nota di variazione a debito deve essere emessa utilizzando un tipo documento TD05 nel suddetto campo 2.1.1.1 «Tipo documento». È opportuno indicare anche gli estremi della fattura precedentemente emessa e inviata da rettificare nel campo 2.1.6 nel caso di TD04 e nel blocco 2.1.2 nel caso di TD08.

Si precisa che nella prassi operativa consolidata viene considerato possibile rettificare una fattura elettronica utilizzando lo stesso tipo documento TD01 con segno negativo. Quindi in sintesi possiamo adottare per le note di variazione le seguenti modalità:

•per il «TipoDocumento» TD01 (fattura) viene tenuto in considerazione il segno presente all'interno della fattura; è dunque possibile emettere tale tipologia di documento sia per fatture di segno positivo che per fatture di importo negativo (come per esempio per conguagli di fatturazione a credito del cliente );

•per il «TipoDocumento» TD04 (nota di credito) lo Sdi considera sempre la fattura come una Nota di variazione in diminuzione, indipendentemente dal segno riportato all'interno del documento: gli importi vengono, pertanto, considerati sempre in valore assoluto;

•per il «TipoDocumento» TD05 (nota di debito) lo Sdi considera sempre il documento come fattura di importo positivo, indipendentemente dal segno; anche in questo caso, pertanto, gli importi sono considerati in valore assoluto.

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