Finanza

Salvo il 5 per mille per le Onlus in attesa dell’iscrizione al Registro

La volontà di accedere al riparto si può esprimere all’iscrizione al Registro. Odv e Aps hanno comunque tempo fino al prossimo 31 ottobre

di Marina Garone e Gabriele Sepio

Decreto Milleproroghe 2022, confermato il 5 per mille per gli enti del Terzo settore coinvolti nella fase transitoria. Con le modifiche apportate al provvedimento, in corso di pubblicazione in Gazzetta, arriva la precisazione del legislatore circa l’accesso al contributo per Onlus, organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps) in questa fase transitoria di avvio del Registro unico del Terzo settore (Runts).

All’operatività del Runts, dal 23 novembre scorso, sono infatti legate alcune questioni di carattere transitorio rilevanti per il non profit, tra cui quella del 5 per mille.

Dal prossimo anno, la categoria degli enti del volontariato che, ad oggi ricomprende Onlus, Odv, Aps, fondazioni e associazioni riconosciute che operano nei settori Onlus, verrà infatti sostituita con quella dedicata agli enti del Terzo settore (Ets) iscritti nel Runts.

Per i nuovi enti beneficiari ci sarà la possibilità di dichiarare la volontà di accedere al riparto del 5 per mille direttamente in sede di iscrizione al Registro unico o entro il 10 aprile dell’anno di riferimento. Discorso a parte riguarda, invece, gli enti che già si qualificano come Ets nel periodo transitorio con qualche differenza anche nei tempi e modalità di accesso al nuovo Registro.

Onlus

Rispetto a Odv e Aps, infatti, le Onlus non trasmigreranno in via automatica, potendo iscriversi al Runts dal momento di pubblicazione dell’elenco degli enti iscritti all’Anagrafe Onlus o comunque entro il 31 marzo dell’anno successivo all’autorizzazione Ue sui nuovi regimi fiscali. Di fatto, quindi, le Onlus a oggi potrebbero propendere per mantenere l’iscrizione nell’Anagrafe fino al momento del placet Ue sui regimi fiscali previsti dal Codice del Terzo settore.

In questo senso, la mancata iscrizione nel Runts da parte delle Onlus potrebbe, in questa fase transitoria, inficiare sui requisiti per l’accesso al cinque per mille. A tale problematica risponde, dunque, l’intervento del Milleproroghe 2022 che ha raddoppiato il periodo transitorio concesso alle Onlus con riguardo all’accesso al 5 per mille e mantenuto l’iscrizione a questa importante misura fino al 2023 (articolo 9, comma 6 Dl in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale). Periodo che dovrebbe peraltro coincidere con il definitivo smantellamento dell’Anagrafe Onlus, a seguito del vaglio Ue sulle misure fiscali introdotte dalla riforma (atteso per il prossimo anno). Nella sostanza, con la modifica in parola, per le sole Onlus la competenza ai fini del riparto del contributo rimarrebbe ancora per un altro anno in capo alle Entrate.

Volontariato
e promozione sociale

Per Odv e Aps, che non siano già accreditate al 5 per mille, il Milleproroghe introduce lo slittamento al 31 ottobre prossimo del termine per richiedere l’iscrizione al 5 per mille 2022. Una proroga che tiene conto dell’attuale meccanismo di trasmigrazione automatica che coinvolge Odv e Aps dai precedenti registri di settore e che risponde all’esigenza di allineare queste tempistiche di accesso al Runts col timing per l’accreditamento al 5 per mille previsto dalla nuova normativa.

Fondazioni e associazioni
che operano nei settori onlus

Discorso diverso riguarda, invece, le Fondazioni e associazioni che, operando nei settori Onlus, non sono tuttavia iscritte nella relativa Anagrafe. Tra gli enti che finora hanno avuto accesso a questa importante misura ci sono infatti le grandi fondazioni attive nei settori Onlus e che svolgono un ruolo di primo piano nel riparto dei fondi del 5 per mille. Con l’emendamento in parola nulla cambia per questi enti che, per poter continuare a beneficiare del 5permille, dovranno iscriversi prima del 10 aprile al Runts e richiedere contestualmente l’accreditamento al riparto. In questa ipotesi, quindi, bisognerà procedere a adeguare i propri statuti alle disposizioni del Terzo settore per tempo onde evitare di restare fuori.

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