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Intrattenimento digitale, al via le domande per l’accesso al fondo

di Paola Bonsignore e Pierpaolo Ceroli

  • Quando Dalle ore 12 del 30 giugno 2021

  • Cosa scade Istanza per poter beneficiare del contributo

  • Per chi Imprese del settore dell’intrattenimento digitale

  • Come adempiere Presentazione di domanda tramite il sito del Mise o di Invitalia

1In sintesi

Per le imprese che svolgono attività economica di edizione e produzione di software, consulenza informatica e attività connesse, è operativo il fondo per l'intrattenimento digitale.

L’articolo 38, comma 12, del decreto Rilancio ha disposto l’istituzione di un fondo, promosso dal ministero dello Sviluppo economico e gestito da Invitalia, per l’intrattenimento digitale denominato “First Playable Fund”, con dotazione iniziale di 4 milioni di euro per l’anno 2020, al quale possono accedere le imprese, dietro la presentazione di una domanda tramite il sito del ministero e/o Invitalia, che sviluppano prototipi di videogiochi e presentano determinati requisiti.

Il decreto direttoriale del 21 maggio ha definito termini e modalità di presentazione delle domande e delle proposte progettuali che possono essere inoltrate a decorrere dalle ore 12.00 del giorno 30 giugno 2021.

2I beneficiari

Da un punto di vista soggettivo posso accedere al contributo in commento, e quindi hanno diritto a presentare la domanda, le imprese che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione:
svolgono, in via prevalente, l’attività economica di “Edizione di software” o “Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse";
hanno sede legale nello Spazio Economico Europeo;
sono soggette a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una sede operativa in Italia, cui sia riconducibile la realizzazione del prototipo;
hanno un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a diecimila euro, sia che si tratti di società di capitali, che di società di persone o, anche, imprese individuali;
sono regolarmente costituite e iscritte come attive nel Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
non sono in liquidazione volontaria, né sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
garantiscono, nel caso in cui si operi anche in settori diversi o si esercitino anche altre attività escluse dal campo di applicazione del regolamento de minimis, con mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che la predette attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano di aiuti concessi a norma del regolamento de minimis;
abbiano restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Mise;
non siano destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del Dlgs 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
non abbiano i legali rappresentanti o amministratori condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del Codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda.

Oltre ai requisiti soggettivi anzidetti, è necessario che tali imprese presentino dei progetti che presentino le seguenti caratteristiche:
prevedano, attraverso lo sviluppo delle fasi di concezione e pre-produzione, la realizzazione di un prototipo di videogioco destinato alla distribuzione commerciale;
siano realizzati presso la sede operativa ubicata in Italia, come indicata nella domanda di agevolazione;
prevedano, ciascuno, la realizzazione di un singolo prototipo;
prevedano spese e costi ammissibili complessivamente non inferiori a euro 20.000,00;
siano avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione, dove per data di avvio si intende la data del primo titolo di spesa/costo ammissibile alle agevolazioni;
siano ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, dove per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa/costo ammissibile alle agevolazioni.

SPESE AMMISSIBILI (Voci e caratteristiche)
Spese e prestazioni lavorative
Personale dell'impresa coinvolto nella realizzazione del prototipo, sia personale dipendente che personale in rapporto di collaborazione con contratto a progetto o di somministrazione lavoro.
Prestazioni professionali
Servizi di consulenza, richiesti a liberi professionisti, acquisiti per la realizzazione del prototipo da terzi che non hanno relazioni con l'acquirente e alle normali condizioni di mercato.
Attrezzature tecniche
Hardware di nuova fabbricazione acquistate per la realizzazione del prototipo, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per la realizzazione del progetto. Nel caso in cui il citato periodo di utilizzo sia inferiore all'intera vita utile del bene, sono ammissibili solo le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto. Nel caso in cui le attrezzature tecniche, o parte di esse, per caratteristiche d'uso, siano contraddistinte da una vita utile pari o inferiore alla durata del progetto, i relativi costi possono essere interamente rendicontati, previa attestazione dell'impresa beneficiaria e positiva valutazione del Ministero.
Licenze di software
Acquistate per la realizzazione del progetto, nella misura e per il periodo in cui vengono utilizzate per la realizzazione del prototipo.

3Il contributo

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, nella misura del 50% delle spese e dei costi ammissibili sostenuti per la realizzazione del progetto ammesso.

Il contributo è riconosciuto ai sensi del “de minimis” e nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento (Ue) 1407/2013, ai sensi del quale l’aiuto massimo concedibile per ciascuna impresa non può superare l’importo di euro 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari.

4La domanda

Con il decreto direttoriale 21 maggio 2021 sono stati definiti i termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso al Fondo e di valutazione delle stesse, nonché le modalità di presentazione delle richieste di erogazione e i criteri per la determinazione e la rendicontazione delle spese ammissibili.

La domanda può essere presentata online dalle ore 12.00 del 30 giugno 2021.

Per compilare e presentare la domanda è necessario:
essere in possesso di una identità Spid, una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (pec) del legale rappresentante della società.
accedere alla piattaforma dedicata, tramite il sito web del Ministero (www.mise.gov.it) e dell’Agenzia (www.invitalia.it), utilizzando l’identità Spid del legale rappresentante del soggetto proponente per compilare la domanda online e scaricare la documentazione da allegare.

Ai fini della presentazione della domanda di agevolazione, il soggetto proponente dovrà:
indicare i dati anagrafici del proponente;
’importo totale del progetto da realizzare (esclusa Iva);
l’importo dell’agevolazione richiesta;
i dati economico finanziari relativi all’ultimo esercizio sociale chiuso e a quello precedente;
la descrizione delle fonti di copertura previste;
compilare la dichiarazione sostitutiva di certificazione.

Inoltre, sarà necessario fornire la seguente documentazione, debitamente firmata digitalmente:
a) dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il possesso dei requisiti (allegato n. 2);
b) proposta progettuale (allegato n. 3) contenente la descrizione dettagliata delle attività da svolgere per le fasi di concezione e pre-produzione del videogioco, delle risorse professionali coinvolte e dei beni e servizi da acquisire, delle caratteristiche del prototipo, delle spese e dei costi da sostenere, nonché l’importo dell’agevolazione richiesta;
c) DSAN Valori di bilancio (allegato n.6), contente i valori degli ultimi due bilanci approvati e depositati alla data di presentazione della domanda di agevolazione, redatti secondo la IV direttiva Cee ovvero redatti secondo i principi contabili Ias/Ifrs e riclassificati secondo la nomenclatura della medesima direttiva (come recepita agli articoli 2424 e 2425 del Codice civile), ovvero, nel caso di società in regime di contabilità semplificata, dalle ultime due dichiarazioni dei redditi ed alle scritture contabili aziendali;
d) Statuto ed atto costitutivo;
e) Diagramma di Gantt del progetto con individuazione chiara delle attività e milestones (obbligatorio);
f) Schede tecniche (eventuale);
g) Data Sheet (eventuale);
h) Preventivi o ricerche di mercato necessari per la verifica delle spese richieste alle agevolazioni (eventuale).

Al termine della procedura online viene assegnato un protocollo elettronico.

La data di presentazione della domanda è quella della data di invio telematico.

Le domande sono valutate in base all’ordine cronologico giornaliero di presentazione, quindi, se dovessero essere inviate nello stesso giorno più domande, saranno considerate come pervenute nello stesso momento, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.

Ciascun soggetto può presentare al massimo due domande di accesso alle agevolazioni in relazione a due diversi progetti.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una valutazione con procedimento a sportello, come stabilito all’articolo 5, comma 3, del Dlgs 123/1998.

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