Finanza

Fondo perduto per giovani e donne in agricoltura

Previsti anche mutui a tasso zero fino al 60% delle spese

di Roberto Lenzi

Contributi a fondo perduto fino al 35% della spesa e mutui agevolati, a un tasso pari a zero: questa l'iniziativa messa in campo dal ministero delle Politiche agricole con il decreto 20 luglio pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 27 ottobre per favorire i giovani e le donne in agricoltura, agroindustria e commercio di prodotti agricoli.

Possono presentare la domanda due categorie di soggetti. Sono ammesse le micro, piccole e medie imprese costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola in base all’articolo 2135 del Codice civile da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

I richiedenti devono presentare progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Le imprese devono essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da una donna. I soggetti devono essere in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni. In caso di società, queste devono essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, e amministrate da soggetti con i requisiti di cui sopra. Devono essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell’intera azienda agricola, ovvero subentrare entro tre mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d’azienda.

Gli altri soggetti beneficiari sono le microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione. I soci devono essere in possesso dei requisiti di cui sopra. Per la realizzazione dei progetti sono concessi mutui agevolati, a un tasso pari a zero, della durata massima di dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile. A questi si aggiunge un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile. Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a 15 anni.

I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1,5 milioni, Iva esclusa. I progetti possono perseguire il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione. In alternativa possono conseguire il miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali.

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