Adempimenti

Con il Dl semplificazioni la dichiarazione Imu slitta al 30 settembre

Novità in arrivo anche sugli Instrastat: invio telematico entro la fine del mese successivo al periodo di riferimento

di Marco Mobili e Giovanni Parente

È atteso in Consiglio dei ministri mercoledì 15 giugno il nuovo decreto semplificazioni che prova a riscrivere il calendario degli adempimenti fiscali. O almeno di alcuni di questi in scadenza il prossimo 30 giugno. Tra le novità dell’ultima ora compare anche la dichiarazione Imu, per cui la necessità di un restyling per far fronte all’indicazione degli esoneri Covid disposti per venire incontro a diversi tipi di attività economiche e delle novità scattate dal 2022 (si veda il precedente articolo «Imu, le esenzioni Covid cambiano la dichiarazione») poterà a un rinvio al 30 settembre. Un margine temporale per consentire in prima battuta l’approvazione del nuovo modello di dichiarazione in conferenza Stato-città e poi ai contribuenti e agli intermediari di prendere confidenza con la nuova dichiarazione. Come anticipato, i ritocchi dovrebbero affrontare anche l’esenzione per uno solo dei coniugi con residenze in comuni diversi e quella per gli immobili delle società di costruzione destinati alla vendita (i cosiddetti fabbricati «merce»), anche se la decorrenza delle rispettive regole di riferimento è scattata solo da quest’anno e quindi dovrà essere poi dichiarata nel 2023.

Più tempo, poi, anche per la trasmissione telematica degli elenchi Intrastat. La norma che il Governo punta a introdurre modifica a regime il termine per l’invio all’amministrazione finanziaria degli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie, cosiddetti Intrastat. Il termine per l’invio degli elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie, secondo quanto risulta a «Il Sole 24 Ore», potrà avvenire entro la fine del mese successivo al periodo di riferimento, andando così a modificare il termine oggi fissato al 25 del mese successivo al periodo di riferimento.

Novità in arrivo anche per le liquidazioni periodiche Iva (Lipe) e in particolare per quelle relative al secondo trimestre 2022 (da aprile a giugno). Imprese, consulenti e intermediari potrebbero avere qualche giorno in più se sarà confermato il differimento dal 16 al 30 settembre del termine di invio telematico all’agenzia delle Entrate dei dati delle liquidazioni periodiche. Dati molto utilizzati dal Fisco per segnalare ai contribuenti con le lettere di compliance eventuali anomalie risultanti dall’incrocio con le altre informazioni disponibili e invitarli, così, al ravvedimento.

Non è destinata a salire sul treno del decreto semplificazioni la trasformazione della lotteria scontrini in instant win. Uno spiraglio si potrebbe, invece, aprire nella conversione del decreto Aiuti (ora all’esame della Camera), in cui c’è già un emendamento Pd che punta a introdurre l’estrazione istantanea con premi fino a 100 euro per far sapere subito all’acquirente se ha vinto o meno. Al momento, invece, non sembra più profilarsi una proroga delle concessioni delle scommesse.

Mentre per il prolungamento almeno fino a tutto il mese di luglio del taglio delle accise sui carburanti contro il caro prezzi alla pompa ci sarà bisogno di qualche giorno in più. L’intervento sembrerebbe destinato a prendere forma in un altro provvedimento, che dovrà essere ancora calendarizzato in Cdm.

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