Imposte

Non profit, la proroga sugli statuti non ritarda l’avvio del Registro

L’intervista ad Alessandro Lombardi, d.g. terzo settore e responsabilità sociale delle imprese del ministero del Lavoro

di Maria Carla De Cesari

La partenza del Registro unico del Terzo settore è slegata alla nuova proroga al 31 maggio 2022 per l’adeguamento semplificato degli statuti a disposizione di associazioni di promozione sociale (Aps), organizzazioni di volontariato (Odv) e Onlus.

Lo spiega Alessandro Lombardi, direttore generale del ministero del Lavoro, terzo settore e respondsabilità sociale delle imprese. «La proroga introdotta dall’articolo 66 del Dl Semplificazioni non incide con il processo di popolamento iniziale del Runts. Infatti, i primi enti che saranno interessati dall'avvio del Registro unico saranno le Aps e le Odv iscritte negli attuali registri. In particolare, per tali enti l'articolo 54 del Codice prevede un meccanismo di trasmigrazione, in esito al quale avverrà il passaggio delle informazioni e dei documenti dagli attuali registri di settore al Runts. Successivamente al trasferimento dei dati, gli uffici del Runts avranno a disposizione 180 giorni per verificare la conformità degli statuti delle Aps e delle Odv con le disposizioni del Codice del terzo settore. Gli enti avranno fino a 60 giorni per regolarizzare la propria posizione, pena la mancata iscrizione nel Runts».

Per le Onlus, invece, il meccanismo sarà diverso.

Le Onlus potranno accedere al Runts sino al 31 marzo dell'anno successivo a quello nel quale interverrà l'autorizzazione della Commissione Ue sulle norme fiscali del Codice che comporterà l'abrogazione dello stesso regime Onlus. Probabilmente, quindi, la maggior parte delle Onlus deciderà di iscriversi nel Runts in una fase successiva rispetto al popolamento iniziale.

Molti professionisti che stanno assistendo gli enti nelle procedure di iscrizione possono contare su tempi rapidi per il lancio della piattaforma Runts?

L'avvio del Runts sarà stabilito sulla base del processo di completamento della piattaforma informatica dedicata e dei relativi test, e, soprattutto, di comune accordo con le Regioni. Tutte le amministrazioni coinvolte si stanno preparando alla partenza e vi è la volontà comune di assicurare un avvio celere, ed al contempo in sicurezza, del sistema. Quello che è certo è che la data di partenza del Runts sarà resa nota con congruo anticipo.

Quali sono le conseguenze della proroga rispetto all'iscrizione degli enti nel Runts?

La proroga introdotta dal Dl Semplificazioni consentirà agli enti di adottare con le maggioranze dell'assemblea ordinaria le modifiche che dovessero essere necessarie al fine di adeguare i propri statuti alla luce delle eventuali osservazioni formulate dagli uffici del Runts nell'ambito del procedimento di verifica post trasmigrazione. Secondo un'interpretazione già espressa dal ministero del Lavoro con la circolare 13 del 2019, rimane quindi, in ogni caso, fermo il termine di 60 giorni dalla comunicazione dell'ufficio del Runts, entro il quale l'ente deve adottare le modifiche necessarie a regolarizzare il proprio statuto. Ricadendo il termine di 60 giorni nella finestra temporale aperta dall'articolo 66, l'ente potrà ricorrere alle maggioranze semplificate dell'assemblea ordinaria.

L a proroga potrebbe rivelarsi una facilitazione nell’avvio del Runts?

La proroga non incide sull'operatività del Runts, ma mette a disposizione di Odv e Aps (nonché, delle Onlus che decidessero da subito di abbandonare il vecchio regime) uno strumento più agile per approvare le modifiche statutarie che si rendessero eventualmente necessarie nel corso della verifica dei requisiti per l' iscrizione.

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