Imposte

Conferimenti di partecipazioni, non sono abusive le operazioni a monte

Verifica della quota di possesso solo sulle società e non sui consorzi

di Alessandro Germani

Le risposte a interpello 450 e 451 delle Entrate riguardano i profili antiabuso di conferimenti di minoranza qualificata (articolo 177, comma 2-bis, del Tuir). Per la 451 nel caso in cui tali conferimenti riguardino una holding, le percentuali di qualificazione (ad esempio 20% dei voti) si riferiscono a tutte le società commerciali indirettamente partecipate, tenendo conto della demoltiplicazione della catena del controllo. Poiché la norma richiama le società, ciò significa che nel calcolo vi rientrano le consortili e le cooperative, ma non anche i consorzi.

La risposta 450 tratta invece degli aspetti antiabuso della stessa operazione. Le due subholding vengono create per esigenze di passaggio generazionale e semplificazione dei processi decisionali. Pertanto, le donazioni di partecipazioni dai padri ai figli e la vendita al prezzo di mercato delle «partecipazioni ostative» rispondono al fatto di creare i requisiti (unipersonalità delle subholding e mancanza di qualificazione delle partecipazioni demoltiplicate) in assenza dei quali non si può beneficiare del realizzo controllato. Come chiarito dalla risposta 429/2020, il preordinamento di tali condizioni non è mai abusivo.

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