Imposte

Dal 1° gennaio esenzione Imu sui beni merce

Aumenta la riduzione prevista per gli immobili dei pensionati esteri

di Pasquale Mirto

Anche quest’anno la disciplina dei tributi comunali è ricca di modifiche, e come al solito molte sono criptiche.

Tra le novità più impattanti per i bilanci comunali c’è la modifica del canone unico per le occupazioni di suolo pubblico effettuate per l’erogazione dei servizi in rete. Qui, la norma (articolo 5, comma 14-quater, Dl 146/2021) sembra inciampare, perché da un lato manda esenti i soggetti che occupano in via mediata le infrastrutture, anche se sono gli stessi che hanno le utenze finali, ritenendo soggetti al canone unico solo i concessionari delle infrastrutture, ma sulla base delle utenze delle società di vendita. Tuttavia, la norma prevede anche che le occupazioni «direttamente funzionali», quali quelle relative alla trasmissione di energia elettrica e il trasposto di gas, sono soggette a un canone fisso di 800 euro. Le due ipotesi non dovrebbero essere sovrapponibili, perché in un caso sono contemplate utenze finali, mentre nell’altro no. Ma è facile intuire che tutti vorranno corrispondere il canone di 800 euro, e tutti chiederanno il rimborso di quanto versato nel 2021.

I Comuni nel 2022 dovranno poi approvare l’addizionale Irpef, almeno quelli che hanno deliberato delle aliquote differenziate per scaglioni di reddito. La normativa (Dl 138/2011), prevede che i Comuni possono stabilire aliquote utilizzando gli stessi scaglioni stabiliti ai fini dell’Irpef. La legge di bilancio 2022 prevede che entro il 31 marzo , o entro il termine di approvazione del bilancio di previsione se successivo, i Comuni devono modificare scaglioni e aliquote dell’addizionale per conformarsi alla nuova articolazione. Per stimare il gettito atteso, gli enti utilizzano un simulatore accessibile dal Portale del federalismo fiscale, che dovrà essere prontamente aggiornato dal Mef per permettere di individuare l’articolazione che garantisca almeno un’invarianza di entrata.

Anche quest'anno i pensionati esteri sono stati oggetto di attenzione del legislatore Imu. Il comma 743 della legge di bilancio prevede, solo per il 2022, che l’Imu dovuta dai pensionati esteri in regime di convenzione internazionale con l’Italia, anziché beneficiare della riduzione del 50% (introdotta, peraltro, dalla legge di bilancio 2021), avranno un’Imu ridotta al 37,5%; il che significa che la riduzione d'imposta passa dal 50 al 62,5%.

Altra novità, che proviene dalla legge n. 160/2019, è l'esenzione per i beni merce. Il comma 751 prevede a decorrere dal 1° gennaio 2022 l’esenzione Imu per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita.

Sempre dal 2022 entra in vigore la norma del Dl 146/2021, che prevede che ogni nucleo famigliare possa avere almeno un’abitazione principale, anche in caso di spacchettamento della famiglia su due Comuni.

Infine, si ricorda che i Comuni devono predisporre le delibere tariffarie seguendo le specifiche tecniche previste dal Dm 20 luglio 2021 per l’invio telematico, tramite il Portale del federalismo fiscale, delle delibere regolamentari e tariffarie relative alle entrate comunali, per consentire il prelievo automatizzato delle informazioni per il pagamento.

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