Adempimenti

Entro marzo il passaggio alla giustizia tributaria

Con il decreto legge Pnrr stretta sui tempi per il transito definitivo da altre magistrature

di Ivan Cimmarusti e Giovanni Parente

Tempi più stretti per il transito definitivo dei magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari tra le fila della giustizia tributaria, soprattutto nei ruoli direttivi. Digitalizzazione e anche accelerazione delle procedure per l’estinzione dei giudizi per le due definizioni delle liti in Cassazione, quella prevista la scorsa estate dalla legge di riforma (130/2022) e l’ultima introdotta dalla manovra 2023 in scadenza il prossimo 30 giugno. Sono le due direttrici in cui si muove il nuovo decreto Pnrr sul terreno del contenzioso tributario.

Il Governo punta a chiudere entro il 31 marzo l’interpello bandito a metà novembre scorso dal Consiglio di presidenza della giustizia tributaria (Cpgt) per arrivare al passaggio definitivo di 100 magistrati provenienti dalla magistratura, ordinaria, amministrativa e contabile. Un taglio drastico dei tempi rispetto all’attuale riforma del processo tributario (appunto la legge 130/2022), varata sui titoli di coda della scorsa legislatura, che invece fissa attualmente in sei mesi dalla data di pubblicazione del bando il termine per arrivare alla graduatoria della procedura. Il taglio dei tempi del bando per i giudici avrà un effetto a catena anche sulla formazione del nuovo Consiglio di presidenza. Il decreto Pnrr prevede che entro 30 giorni (e non più entro 60 giorni come attualmente disposto) dalla pubblicazione della graduatoria siano indette le elezioni del Cpgt, per cui in ogni caso viene fissata la deadline invalicabile del 31 maggio 2023. Inoltre, per evitare l’impasse, il Governo punta a modificare la parte della legge di riforma che obbliga il Cpgt ad avere almeno un togato proveniente da ciascuna delle giurisdizioni ordinaria, amministrativa, contabile e militare. Nella bozza del decreto Pnrr il vincolo in questione è destinato a salatare anche perché, a ieri, risultavano giunte solo 28 domande sui 100 posti messi a bando e non risulterebbero richieste di passaggio definitivo da parte della magistratura contabile.

In relazione, invece, alle sanatorie delle liti pendenti in Cassazione, il Dl in arrivo prevede che, per la definizione introdotta dall’ultima manovra e in scadenza il 30 giugno 2023, l’agenzia delle Entrate trasmetterà alla cancelleria della Suprema corte entro il 10 luglio 2023 l’attestazione informatica dell'avvenuta presentazione della domanda di definizione e del versamento («fermi restando gli oneri posti a carico del contribuente»). Mentre per la precedente definizione, i cui termini di adesione scadevano il 16 gennaio, la trasmissione dell’attestazione informatica dovrà essere effettuata entro il 31 marzo 2023.

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