Finanza

Nuova Sabatini in più quote per le domande da gennaio

Dal Mise le istruzioni sulle modalità di erogazione con le novità della manovra. Data di interconnessione attestata direttamente sul modello «RU»

di Roberto Lenzi

Disponibile il nuovo modulo per la presentazione delle domande di erogazione degli aiuti della nuova Sabatini. È stata infatti resa pubblica il 18 marzo la circolare direttoriale del Mise n. 696 che tiene conto della modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2022. Per gli investimenti 4.0 non è più necessario presentare apposita dichiarazione sulla data di interconnessione che sarà attestata direttamente sul modello «RU».

L’allegato conferma che l’erogazione in più quote non impatta sul passato, ma si applica solo alle domande che partono dal 1° gennaio 2022. I fornitori sono chiamati ad attestare che i beni sono nuovi di fabbrica. Il nuovo modulo di domanda è allegato alla circolare che modifica a sua volta la circolare n. 14036 del 15 febbraio 2017 in vigore fino al 31 dicembre 2021.

Cambiano le modalità operative di erogazione del contributo per recepire l’articolo 1, comma 48, della legge 234/2021 che ha disposto il ripristino dell’erogazione del contributo in più quote per le domande presentate dalle imprese a banche e intermediari finanziari dal 1° gennaio 2022. Possono continuare ad ottenere il contributo in un’unica soluzione, nei limiti delle risorse disponibili, i finanziamenti di importo non superiore a 200mila euro. La novità non impatta però sulle domande presentate prima del 31 dicembre 2021. La precisazione è importante, lo specifica l’allegato alla circolare.

Rimane quindi confermata l’erogazione del contributo in un’unica soluzione per tutte le domande di agevolazione presentate dalle Pmi ai soggetti finanziatori a decorrere dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, nonché per le domande presentate dal 1° maggio 2019 e fino al 16 luglio 2020, nel caso in cui l’importo del finanziamento deliberato in favore della Pmi non è superiore a 100mila euro. Stessa sorte per quelle presentate dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, nel caso in cui l’importo del finanziamento deliberato in favore della Pmi non è superiore a 200mila euro. È opportuno ricordare che le imprese che fanno le domande prima dell’investimento hanno 12 mesi per realizzarlo dopo l’accettazione da parte del Mise, di conseguenza sono molte le imprese con domande di investimenti in corso che possono continuare a riscuotere il contributo in una unica soluzione.

Il modulo RU è il nuovo documento per richiedere la prima quota di contributo o la quota unica nei casi di cui sopra. Deve essere trasmesso al Mise attraverso la piattaforma, corredato da dichiarazione/i liberatoria/e, redatta/e secondo lo schema di cui all’allegato n. A alla nuova circolare, resa/e dal/i fornitore/i sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante, altresì, il requisito di nuovo di fabbrica.

Nel caso di investimento realizzato con locazione finanziaria deve essere allegata la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà della società di leasing attestante l’avvenuto pagamento a saldo dei beni oggetto di investimento.

Nel caso di contributo superiore a 150mila euro, qualora vi siano state variazioni rispetto alle informazioni fornite in sede di domanda deve essere allegata una dichiarazione in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia.

Per le richieste di erogazione della prima quota o della quota unica di contributo concesso a fronte della realizzazione di investimenti 4.0, nel caso in cui gli stessi riguardino l’acquisto o l’acquisizione in leasing di beni materiali, le Pmi non sono più tenute alla trasmissione di un apposito allegato relativo alla dichiarazione di interconnessione e integrazione dei beni agevolati. Ora le imprese potranno attestare le medesime caratteristiche dei beni direttamente nel modulo RU secondo lo schema (allegato 3) allegato alla circolare n. 696. Viene anche ripristinata la procedura che prevede per l’attivazione del pagamento delle quote successive alla prima la necessità di inviare, con cadenza annuale, la «Richiesta di Pagamento».

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