Controlli e liti

Commercialisti: professionisti centrali nella giustizia tributaria

All’inagurazione dell’anno giudiziario il commissario del Cndcec Costa ha espresso la necessità di tornare alle udienze pubbliche in presenza. L’Uncat: più uniformità nella qualità delle decisioni

di Federica Micardi

Martedì 5 aprile all’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario erano presenti anche commercialisti ed avvocati. Il commissario straordinario dei commercialisti Rosario Giorgio Costa ha auspicato che si torni presto alla normalità, e che sia ripristinata la trattazione delle udienze pubbliche in presenza. Il commissario straordinario ha sottolineato come la trattazione delle udienze pubbliche a distanza si è andata diffondendo negli ultimi due anni, e una volta messa in soffitta la modalità “cartolare” coatta di trattazione delle udienze che, sottolinea Costa, «resta una deviazione irragionevole rispetto al principio del giusto processo, l’unica alternativa alla trattazione delle udienze pubbliche in presenza non può che essere l’udienza con collegamento da remoto in videoconferenza», se richiesta dalle parti. Costa ha anche sottolineato «la virtuosa e indispensabile presenza di commercialisti e avvocati all’interno delle commissioni tributarie, un dato di cui la riforma della giustizia tributaria dovrà tenere conto».

In merito al ruolo dei professionisti il presidente dell’Uncat Antonio Damascelli, rileva però che la situazione che l’avvocatura tributaria vive nelle Ctp e nelle Ctr non sia così efficiente e soddisfacente come viene presentata, così come, sottolinea Damascelli «l’esperienza della qualità delle decisioni, molto variegata sul territorio». Damascelli, che dice di apprezzare i principi della riforma esplicitati dai responsabili istituzionali, ritiene invece inspiegabile la posizione, in controtendenza, assuntadall’avvocatura istituzionale.

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