Adempimenti

I commercialisti: sui visti di conformità solo da noi le necessarie garanzie

Il Cndcec, in vista della scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti alla delega fiscale, ha elaborato alcune proposte con l'obiettivo di fornire un contributo al dibattito parlamentare

«Nel riscontrare l'ennesimo sterile tentativo di estendere la competenza ad apporre i visti di conformità tributari a soggetti non ordinistici, il Consiglio nazionale si è già attivato con i vertici delle Istituzioni interessate ricevendo rassicurazioni che, com'è naturale che sia, queste attività professionali permangano nella sfera di esclusiva dei commercialisti, soggetti sottoposti alla vigilanza del ministero della Giustizia, a cogenti obblighi deontologici, all'obbligo di assicurazione, a codificati percorsi di formazione professionale continua». Così il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, in risposta all'ordine del giorno presentato da alcuni parlamentari e che, alla luce delle rassicurazioni ricevute, appare destinato a non avere alcun impatto normativo tangibile.

Inoltre, il Cndcec, in vista della scadenza del termine per la presentazione degli emendamenti alla delega fiscale, ha elaborato alcune proposte con l'obiettivo di fornire un ulteriore e costruttivo contributo al dibattito parlamentare.

Tra le proposte l'istituzione del Garante del contribuente, l’abrogazione del contributo sulle istanze di interpello, l'estensione del regime forfettario ai redditi di partecipazione in società di persone e associazioni, la possibilità, in via opzionale, di determinare con criteri di cassa il reddito delle società tra professionisti, la revisione della disciplina Iva, anche sanzionatoria, in caso di errori di fatturazione o di applicazione dell'imposta in misura superiore a quella effettiva.

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