Imposte

Le novità della legge di Bilancio 2022

Cosa cambia con il primo via libera al Senato

1. RISCOSSIONE
Cartelle, 180 giorni per pagare gli atti notificati fino a marzo

Arriva un nuovo aiuto ai contribuenti per saldare i debiti con l'agente della riscossione. L'accordo raggiunto tra maggioranza e Governo si materializza nel via libera all'emendamento che consente di pagare entro 180 giorni anche le cartelle notificate dal 1° gennaio al 31 marzo 2022. Un intervento che si pone nel solco di quanto previsto dal decreto fisco-lavoro. Il testo iniziale del Dl 146 aveva previsto un termine di 150 giorni per saldare il conto delle cartelle notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021. La conversione parlamentare ha esteso questo termine a 180 giorni, mentre invece non è passato l'allargamento della misura agli avvisi di accertamento esecutivo e agli avvisi di addebito Inps prima votato dalle commissioni Finanze e Lavoro del Senato e poi stralciato dal maxiemendamento per ragioni di copertura.

2. CANONE UNICO PATRIMONIALE
Niente tassa sui tavolini per i primi tre mesi 2022 anche per gli ambulanti
L'approvazione della manovra in commissione Bilancio al Senato porta con sé anche lo stop al pagamento della «tassa sui tavolini» per i primi tre mesi del 2022. Uno stop contenuto in un emendamento riformulato che ha ottenuto il via libera della commissione dopo l'accordo trovato da maggioranza e governo. Di fatto, la modifica introdotta consente l'azzeramento per il primo trimestre del prossimo anno del Cup (canone unico patrimoniale), ossia dell'ex Cosap/Tosap. Un azzeramento che vale anche per i commercianti ambulanti e che va incontro alle richieste avanzate dalle associazioni di categoria nel corso delle ultime settimane, anche alla luce delle difficoltà economiche affrontate dall'inizio della pandemia e con le conseguenti restrizioni.

3. NON PROFIT
Congelata fino al 2024 la stretta Iva sul terzo settore
Niente Iva per il terzo settore e il mondo del volontariato fino al 2024. Arriva tra gli emendamenti riformulati alla manovra una modifica al decreto fiscale che sterilizza per due anni la norma che sottopone all'Iva anche il terzo settore. La misura entrerà quindi in vigore dal primo gennaio 2024. Il Forum del Terzo Settore ha preso atto della decisione del rinvio, ma al tempo stesso ha evidenziato la necessità di uscire da una situazione di stallo della riforma del Terzo settore. E ha chiesto per gennaio un tavolo di confronto con il ministero dell'Economia e il ministero del Lavoro per definire insieme tutta la materia fiscale per il mondo dell'associazionismo, a partire dall'Iva, ma non solo.

4. PIANI DI RISPARMIO
Pir alternativi, proroga per gli investimenti Tetto del bonus al 10%
Estesi i benefici fiscali per i Piani individuali di risparmio a lungo termine “alternativi”, agevolazioni introdotte con la legge di bilancio 2021 su uno strumento previsto dal decreto Rilancio nel 2020. La misura attualmente in vigore prevede un credito d'imposta per i Pir costituiti dal 1° gennaio 2021 per gli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2021. Ora con un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio del Senato viene esteso il termine per effettuare gli investimenti al 31 dicembre 2022. Il correttivo è stato riformulato prevedendo che il credito d'imposta non ecceda il 10% (e non più il 20%) delle somme investite e che sia utilizzabile non più in 10 ma in 15 anni.

5. ENTI LOCALI
Aiuti per vent’anni, ma con tagli e più tasse alle città in superdeficit
Fra gli emendamenti approvati c'è anche il finanziamento da 2,68 miliardi in vent'annni per Napoli (1,3 miliardi), Torino, Palermo e Reggio Calabria, i Comuni capoluogo di Città metropolitane che hanno registrato nel 2020 un disavanzo superiore ai 700 euro ad abitante. L'erogazione dei fondi è subordinata alla firma di un patto fra sindaco e presidente del consiglio, entro la metà di febbraio, che prevede misure per il risanamento strutturale del bilancio, con sette possibili azioni: fra queste l'aumento delle addizionali Irpef, anche oltre il limite di legge dello 0,8% (e senza tetto predefinito), la riduzione dei costi amministrativi, il riordino delle partecipate e il rilancio degli investimenti, in particolare quelli collegati al Pnrr.

6. LIQUIDITA’
Microcredito esteso alle Srl. Il finanziamento sale fino a 75mila euro
Le Srl vengono incluse fra i soggetti beneficiari del microcredito, e l'ammontare dei finanziamenti è stato incrementato da 40mila euro fino a 75mila euro. Sono fra le novità introdotte in manovra da un emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato, come sottolinea il senatore di Fratelli d'Italia, Nicola Calandrini, capogruppo in commissione Bilancio: «In questa fase – ha spiegato – l'obiettivo deve essere di non precludere l'accesso al credito per le tante micro e piccole imprese che invece potrebbero risultarne tagliate fuori». «Le modifiche alla disciplina del microcredito sono un'ottima notizia per le imprese», ha commentato Confesercenti.

7. AMBIENTE
Bonus acqua fino al 2023 e credito d'imposta su accumulatori «verdi»
Tra i correttivi approvati spunta la proroga del bonus acqua: viene riconosciuto, dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023, un credito d'imposta al 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare e per il miglioramento qualitativo delle acque potabili erogate da acquedotti. La dotazione, però, sarà ridotta: per il 2023 i fondi saranno pari a 1,5 milioni rispetto ai 5 milioni previsti sia per il 2021 che per il 2022. Previsto, poi, anche uno stanziamento di 3 milioni per il 2022 che servirà a garantire un credito d'imposta per le spese documentate relative all'installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.

8. IL NUOVO DIGITALE TERRESTRE
Bonus tv rifinanziato e decoder a casa per gli over 70 con basso reddito
Approvato il rifinanziamento di 68 milioni nel 2022 per gli incentivi all'acquisto di televisori e decoder compatibili con il nuovo standard della tv digitale terrestre Dvb-T2. Le persone che hanno almeno 70 anni che hanno un assegno pensionistico sotto la soglia dei 20mila euro annui potranno ricevere il decoder (che deve avere un costo massimo di 30 euro) direttamente a casa, grazie a una convenzione tra il ministero dello Sviluppo economico e Poste italiane coperta con 5 milioni. Poste, specifica l'emendamento approvato, può procedere su richiesta. In caso di accesso alla misura, gli utenti possono chiedere a Poste assistenza telefonica sull'installazione.

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