Imposte

Il Mef: la proroga dell’invio del modello Redditi manderebbe a rilento il fondo perduto

L’Economia: con il rinvio del termine del 10 settembre erogazione da posticipare

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Il ministero dell’Economia non nasconde le perplessità sulla proroga (chiesta a gran voce dai professionisti) del termine del 10 settembre per l’invio delle dichiarazioni dei redditi “imposto” dal decreto Sostegni-bis per l’accesso al fondo perduto a conguaglio. In risposta a un’interrogazione di Fratelli d’Italia (prima firmataria Lucia Albano), il sottosegretario al Mef, Claudio Durigon (Lega), ha precisato che l’anticipo al 10 settembre dell’invio della dichiarazione è ispirata alla« volontà di assicurare» l’aiuto «nel minor tempo possibile, tenuto conto della situazione di difficoltà economica in cui si trovano gli operatori destinatari dello stesso». Tuttavia, ha aggiunto Durigon, un eventuale differimento del termine per trasmettere «la dichiarazione dei redditi, propedeutica per la presentazione dell’istanza di accesso al contributo in esame, determinerebbe un allungamento dei tempi necessari per l’erogazione».

Risposta a cui l’interrogante ha ribattuto invitando il Governo a tenere in considerazione le istanze dei professionisti perché «l’attività è veramente complessa» e va riconosciuto il servizio svolto per i clienti.

Sul fronte riscossione, invece, da Forza Italia (primo firmatario Carlo Giacometto) è arrivata la richiesta di chiarimenti sull’invio da parte degli enti creditori di «inviti a regolarizzare debiti fiscali e contributivi di vent’anni». Nella risposta il sottosegretario Durigon ha puntualizzato che gli «inviti a regolarizzare» riguardano crediti non ancora affidati agli agenti della riscossione o al cui recupero gli enti creditori provvedono in proprio o mediante soggetti diversi da agenzia delle entrate-Riscossione e, quindi, senza avvalersi dello strumento del ruolo.

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