Adempimenti

Si sblocca il superbonus: responsabilità solidale solo per dolo o colpa grave

Approvato l’emendamento al Dl Aiuti bis che punta a permettere la cessione dei crediti sui bonus edilizi. La soluzione per i vecchi crediti

Si riduce solo ai casi intenzionali,di dolo o colpa grave, la responsabilità solidale tra cedente e cessionario nel Superbonus. In pratica, la responsabilità in solido nella cessione dei crediti dei bonus edilizi e superbonus si configurerà soltanto se il concorso nella violazione avviene “con dolo o colpa grave”. Lo prevede l’emendamento riformulato sul Superbonus al dl aiuti bis, su cui è stata trovata l’intesa in Senato, sbloccando lo stallo creatosi negli ultimi giorni. La limitazione si applicherà soltanto ai crediti «per i quali sono stati acquisiti, nel rispetto
delle previsioni di legge, i visti di conformità, le asseverazioni e le attestazioni» previste dalle norme. L’intero provvedimento ha ricevuto quindi il via libera di Palazzo Madama e andrà ora alla Camera per la conversione definitiva.

La norma inserita prevede anche una sorta di “scudo” per i crediti passati che potevano essersi incagliati proprio in virtù della responsabilità solidale. L’emendamento infatti prevede che per i crediti sorti prima degli obblighi (introdotti col decreto di novembre 2021) di acquisizione dei visti di conformità, delle asseverazioni e attestazioni, sui soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, ma che coincidono con il fornitore la responsabilità solidale sarà circoscritta ai casi di dolo e colpa grave, ma sarà necessario acquisire comunque la documentazione di asseverazione “ora per allora”.

Per il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti Elbano de Nuccio il provvedimento «dovrebbe consentire di superare la situazione di impasse che si è venuta a creare e che sta causando enormi problemi di liquidità per imprese e famiglie oltre al blocco di numerosi cantieri».
Per il Consigliere nazionale con delega alla Fiscalità, Salvatore Regalbuto, «il quadro normativo fornisce oggi idonee garanzie volte ad evitare comportamenti di abuso, e ciò grazie anche all’attività di certificazione svolta dai commercialisti che sono chiamati ad apporre il visto di conformità sulle comunicazioni aventi ad oggetto le opzioni per la “cessione del credito” o lo “sconto in fattura”. Per tali ragioni l’emendamento approvato era assolutamente necessario».

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