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Start up, ultima chiamata per gli aiuti fino a mille euro

di Stefano Mazzocchi

  • Quando Entro il 9 dicembre 2021

  • Cosa scade Istanza per il contributo a fondo perduto (non superiore a 1.000 euro)

  • Per chi Titolari di reddito d'impresa che hanno attivato la partita Iva nel 2018, con inizio attività nel 2019

  • Come adempiere Domanda telematica nell'area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”

1In sintesi

In chiusura i termini per le domande relative al fondo perduto fino a mille euro per le start up. Scade, infatti, il 9 dicembre 2021 il termine per la presentazione delle istanze di ammissione al beneficio.

Per il 2021 è riconosciuto un contributo a fondo perduto, per un importo non superiore a mille euro, ai titolari di reddito d’impresa che hanno attivato la partita Iva dall’1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, qualora l’attività sia iniziata nel corso del 2019, a cui non spetta il contributo di cui all’articolo 1 del decreto Sostegni, in quanto l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 non è inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio del 2019.

È quanto prevede l’articolo 1-ter del medesimo Dl 41/2021, attuato con il Dm 10 settembre e dal provvedimento dell’agenzia delle Entrate 305784/2021 dell’8 novembre scorso, che ha definito regole, modalità e termini dell’istanza da presentarsi nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”.

2I termini e la modalità di presentazione dell’istanza

La domanda può essere presentata entro il 9 dicembre 2021, utilizzando l’apposito modello approvato con il provvedimento 305784/2021dell’8 novembre scorso.

Ai fini dell’invio della domanda è disponibile un servizio web nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”.

È possibile avvalersi di un intermediario ex articolo 3, comma 3, del Dpr 322/1998.

3Il contenuto

La domanda deve contenere i seguenti dati:
● codice fiscale del soggetto (persona fisica o giuridica), che chiede il contributo;
● settore di attività in cui opera il richiedente;
● qualora il soggetto richiedente sia un erede che prosegue l'attività di un soggetto deceduto, il codice fiscale del de cuius;
● se il richiedente ha posto in essere operazioni aziendali di trasformazione, la partita Iva del soggetto cessato;
● codice fiscale del legale rappresentante del soggetto che chiede il contributo, se quest’ultimo è diverso dalla persona fisica, o, nel caso in cui il soggetto richiedente sia minore o interdetto, il codice fiscale del rappresentante legale;
● la dichiarazione che il richiedente non è un ente pubblico ex articolo 74 del Tuir, né un intermediario finanziario o una società di partecipazione ex articolo 162-bis del Tuir;
● indicazione che i ricavi o compensi del secondo periodo d'imposta antecedente a quello di entrata in vigore del Dl 41/2021 non sono superiori a 10 milioni di euro;
● indicazione che al richiedente non spetta il contributo previsto dall’articolo 1 del richiamato Dl 41/2021, in quanto l’ammontare medio mensile del fatturato e corrispettivi del 2020 non è inferiore almeno del 30% rispetto all’analogo ammontare del 2019;
● indicazione che il richiedente ha attivato la partita Iva dall’1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 e ha iniziato l’attività d’impresa nel corso del 2019 (a tal fine rilevano i dati contenuti nel Registro delle imprese);
● la scelta, irrevocabile, se utilizzare l’importo del contributo come credito d'imposta oppure ottenere il versamento diretto della somma;
● iban del conto corrente intestato al soggetto richiedente;
● codice fiscale dell’eventuale soggetto incaricato della trasmissione telematica dell’istanza;
● data di sottoscrizione e firma dell’istanza;
● dichiarazioni rese dal richiedente in relazione all’eventuale superamento dei limiti degli aiuti di Stato rispetto a quelli ricevuti fino al momento della presentazione dell’istanza ed eventualmente dagli altri soggetti facenti parte di tale impresa.

4Superamento delle risorse stanziate

Qualora i contributi risultanti dalle istanze accolte eccedano complessivamente l’importo del limite di spesa, pari a di 20 milioni di euro, l’ammontare del contributo riconosciuto a ciascuna impresa dovrà essere ridotto proporzionalmente in base al rapporto tra tale importo di 20 milioni di euro e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti.

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