Imposte

Tax credit per chi finanzia interventi di bonifica

L’incentivo è riconosciuto nella misura del 65% a soggetti privati e imprese. Attiva online la piattaforma per concordare le donazioni e richiedere l’agevolazione

di Roberto Lenzi

Imprese e persone fisiche che effettuano erogazioni liberali per la bonifica ambientale possono finalmente accedere al credito d’imposta introdotto dalla legge 145/2018.

Dal 4 maggio, per definire la donazione e chiedere il bonus, occorre collegarsi alla piattaforma del ministero dell’Ambiente ( https://www.bonusambiente.it/bonusambiente/#/homepage ). Possono accedervi i soggetti che effettuano erogazioni liberali rivolte a interventi su edifici e terreni pubblici - sulla base di progetti presentati dagli enti proprietari - per la bonifica ambientale (tra cui rimozione dell’amianto dagli edifici, prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico, realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate e recupero di aree dismesse di proprietà pubblica, anche se destinate ai soggetti proprietari, nonché concessionari o affidatari dei beni pubblici oggetto degli interventi).

A chi spetta l’agevolazione

In base alle erogazioni liberali effettuate, il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche fiscalmente residenti nel territorio italiano, agli enti non commerciali (pubblici o privati diversi dalle società, residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali), ai soggetti titolari di reddito d’impresa - indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato - e alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di imprese non residenti.

Valide solo erogazioni tracciate

L’erogazione liberale (nota anche come elargizione liberale o mecenatismo) è un contributo in denaro elargito da un benefattore senza obblighi di controprestazione o riconoscimenti di natura economica.

Per il riconoscimento del credito d’imposta, le erogazioni liberali devono essere effettuate solo tramite bonifico bancario, bollettino postale, assegni bancari e circolari, carte di credito, di debito e prepagate. In caso di pagamento con conto corrente bancario o postale, i dati identificativi del conto devono coincidere con quelli del soggetto che richiede l’agevolazione.

Importo e termini dell’erogazione liberale sono preventivamente concordati, tramite piattaforma, con la pubblica amministrazione promotrice dell’intervento e chiamata a inserirlo sulla piattaforma.

Tre quote annuali

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 65% delle erogazioni effettuate. Spetta alle persone fisiche e agli enti non commerciali nel limite del 20% del reddito imponibile e ai soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10 per mille dei ricavi annui.

Il beneficio è ripartito (e usato) in tre quote annuali di pari importo ed è indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento del bonus e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai due periodi di imposta successivi fino a quello nel corso del quale se ne conclude l’utilizzo. È riconosciuto anche qualora le erogazioni effettuate siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto degli interventi ammissibili.

I soggetti titolari di reddito d’impresa possono usare il credito solo in compensazione tramite F24. La prima quota è utilizzabile dal giorno 10 del mese successivo all’acquisizione della dichiarazione. Le altre due, invece, a partire dal primo giorno di ciascuno dei due anni successivi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©