Finanza

Garanzia Ismea a costo zero per produrre rinnovabili, ma serve l’ok della Ue

L’emendamento approvato in commissione alla Camera consente una copertura fino al 100% del valore del finanziamento, comunque nel limite di 250mila euro

Garanzia Ismea a costo zero. È quanto prevede un emendamento già approvato dalle commissioni Finanze e Affari sociali della Camera al decreto Bollette (Dl 34/2023).

L’emendamento punta ad aggiungere nell’articolo 4 del Dl 34/2023 (che è quello relativo alla concessione del credito d’imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale per il secondo trimestre 2023) il comma 10-bis che detta nuove regole per la concessione di garanzie su finanziamenti.

La norma, in particolare, prevede l’ammissibilità alla garanzia diretta rilasciata dall’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), a titolo gratuito e con copertura fino al 100% del valore del finanziamento, comunque nel limite di 250mila euro, dei nuovi finanziamenti concessi dalle banche e dagli intermediari finanziari, nonché dagli altri soggetti abilitati alla concessione del credito, in favore di micro, piccole e medie imprese agricole e della pesca e destinati alla realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile. La garanzia trova applicazione a condizione che i finanziamenti prevedano l’inizio del rimborso del capitale non prima di dodici mesi dall’erogazione e abbiano durata fino a novantasei mesi.

Il beneficio

La misura ha lo scopo di rafforzare gli strumenti della garanzia pubblica in un contesto caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse. Così facendo, le imprese interessate potranno beneficiare di una riduzione in termini di tasso di interesse praticato sull’operazione di finanziamento garantita.

Ismea, infatti, agisce come soggetto promotore delle relazioni di lungo periodo tra il sistema creditizio e le imprese agricole, sia affiancando le banche per favorire un approccio più mirato sulle valutazioni di credito nei confronti della clientela rurale sia intervenendo nella mitigazione del rischio e dei requisiti patrimoniali della banche, al fine di generare una riduzione dei costi di transazione del sistema e garantire una maggiore disponibilità di capitali per operazioni di credito agrario.

I precedenti interventi

Negli ultimi anni (nel periodo di emergenza Covid) sono stati numerosi gli interventi volti a consentire alle imprese agricole la possibilità di richiedere finanziamenti coperti con garanzie pubbliche; mentre in alcuni casi la garanzia era limita ad una percentuale di finanziamento, nell’emendamento ora approvato è concessa la garanzia al 100 per cento.Già pronta anche la copertura finanziaria: agli oneri derivanti dal nuovo comma 10-bis si provvede nel limite delle risorse disponibili sul conto corrente di tesoreria centrale, intestato all’Ismea, istituito in base all’articolo 20 del Dl 50/2022.

L’autorizzazione della Commissione Ue

Vanno, tuttavia, fatte due precisazioni. La prima è che il testo del decreto dovrà ancora essere oggetto di discussione generale in Aula e, quindi, definitivamente approvato; la seconda è che l’applicazione della misura è comunque sottoposta all’autorizzazione della Commissione europea ai sensi dell’articolo 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Per avere certezza dell’operatività della disposizione occorre, quindi, attendere.

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