Adempimenti

Calendario fiscale, pressing per modifiche immediate

Nel Dl Semplificazioni si punta a spostare a regime al 20 luglio i versamenti. De Nuccio (commercialisti): moratoria estiva su lettere di compliance e avvisi bonari

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Il pressing bipartisan è già cominciato in Parlamento. Maggioranza e opposizione puntano a riscrivere il calendario fiscale con effetti già dall’anno in corso. Nel decreto Semplificazioni (Dl 73/2022), ora all’esame delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, si punta a razionalizzare il calendario delle scadenze nel tentativo di non far sovrapporre più quelle da adempimenti dichiarativi e comunicativi con quelle di versamento. Tra le altre modifiche, sostenute da tutte le forze politiche, c’è anche quella di rendere strutturale il 20 luglio come termine per i versamenti risultati dalla dichiarazione dei redditi per le attività economiche e professionali soggette agli Isa. Un intervento, che visti i tempi necessari di conversione, potrebbe scattare dal prossimo anno ma che eviterebbe il “balletto” della richiesta di differimento che arriva ogni anno rispetto alla scadenza del termine di versamento e che consentirebbe a professionisti e imprese di dover attendere il Dpcm da parte del Governo di turno. Ma la razionalizzazione del calendario fiscale non tiene banco solo in Parlamento. In un ideale “filo diretto” di sensibilità, è stato uno dei temi al centro della prima riunione del tavolo tecnico tra commercialisti, ministero dell’Economia ed Entrate. Tavolo tecnico presieduto dal capo di Gabinetto del Mef, Giuseppe Chiné. «È emersa, sin da subito, la disponibilità dell’amministrazione finanziaria e dell’agenzia delle Entrate a valutare costruttivamente le proposte avanzate dal Consiglio nazionale», ha commentato il presidente del Cndcec, Elbano de Nuccio.

Al tavolo tecnico de Nuccio ha portato, tra l’altro, la proposta di una sospensione dei termini nei mesi di giugno e luglio conseguenti alla notifica di avvisi bonari, richieste documentali e lettere per la compliance. Una sorta di moratoria estiva che, nelle intenzioni del presidente dei commercialisti, garantirebbe ai contribuenti e ai professionisti che li assistono di concentrare le attenzioni sugli adempimenti autodichiarativi.

I commercialisti hanno anche ribadito alcune delle ipotesi di modifica presentate in audizione al decreto Semplificazioni, come l’esonero dalla conservazione sostitutiva dei registri e dei libri contabili. Sul fronte della giustizia tributaria, de Nuccio ha ribadito nel corso del tavolo tecnico l’importanza del coinvolgimento dei commercialisti come attori protagonisti all’interno dell’ordinamento giudiziario tributario.

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