Controlli e liti

Lettere di compliance sui ritardi per fatture e scontrini elettronici

Le Entrate invieranno alert per regolarizzare le violazioni. Spazio in base agli illeciti commessi anche alla sanatoria degli errori formali o al ravvedimento speciale

La tardiva trasmissione delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici sono le violazioni oggetto delle nuove lettere di compliance che l’Agenzia spedirà nei prossimi giorni a tutti i contribuenti che risultano aver realizzato lo specifico illecito in base a elaborazioni a riguardo.

Il nuovo invio che è previsto sulla base del provvedimento 61196/2023 coincide però, con l’imminente scadenza della tregua fiscale. Proprio per questo il provvedimento evidenzia al paragrafo 5 che i contribuenti per regolarizzare la propria posizione potranno, in via generale far ricorso al ravvedimento operoso di cui all’articolo 13 del Dlgs 472/97 ovvero in relazione a violazioni formali commesse entro il 31 ottobre 2022 e a quelle prodromiche alle violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi di imposta precedenti potranno beneficiare delle ulteriori riduzioni sanzionatorie previste dalla tregua fiscale (articolo 1 della legge 197/2022). Attenzione, però, che per questa possibilità i tempi sono particolarmente ristretti perché il termine è quello del 31 marzo 2023.

Quindi è necessario esaminare con attenzione e particolare tempestività le violazioni che saranno incluse nelle predette lettere di compliance per non perdere l’ulteriore beneficio di regolarizzazione.

In particolare, per il tardivo invio delle fatture e dei corrispettivi, nel caso in cui la violazione non abbia inciso sulla corretta liquidazione del tributo (violazione sanzionata dall’articolo 6, comma 1 del Dlgs 471/97) il contribuente, come ha chiarito anche la circolare 2/E/2023, potrà essere ammesso alla sanatoria degli errori formali (commi da 166 a 173 della legge di Bilancio del 2023).

L’accesso alla specifica sanatoria permette di regolarizzare le violazioni mediante il versamento di una somma pari a 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni stesse. Il pagamento è eseguito in due rate di pari importo da versare rispettivamente entro il 31 marzo 2023 e il 31 marzo 2024. La regolarizzazione si perfeziona con il pagamento delle predette somme e con la rimozione delle irregolarità o omissioni commesse.

Nei casi considerati dal provvedimento il contribuente per poter accedere alla sanatoria dovrà verificare, in forza delle indicazioni contenute nella lettera di compliance e non solo, quali sono le violazioni effettivamente commesse. Nella maggior parte dei casi (vuoi anche per le problematiche riscontrate in fase di avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica e invio telematico dei corrispettivi) l’invio tardivo della fattura al fisco non coincide con una irregolare liquidazione del tributo, ma solo con un errore nella trasmissione dell’informazione. Pertanto se il contribuente accerta che la violazione commessa è solo dovuta ad un errore di trasmissione l’occasione della sanatoria è particolarmente interessante perché con 200 euro per periodo d’imposta il contribuente si mette al riparo da un accertamento che potrebbe essere ben più gravoso. Attenzione, però, a verificare bene la natura dell’errore perché se alla tardiva trasmissione corrisponde anche una tardiva liquidazione del tributo la violazione diviene sostanziale e il ravvedimento operoso nella sua versione, a seconda dei casi, speciale o ordinaria diviene l’unica via d’uscita.

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