Adempimenti

Politici e professioni in pressing per l’approvazione del Ddl sulla malattia dei professionisti

Il testo del Ddl 1474 è allo studio della Commissione giustizia del Senato

di Federica Micardi

Il disegno di legge sulla malattia dei professionisti è stato al centro di un incontro tra professionisti e politici avvenuto ieri nella sala Nassirya del Senato. L'intenzione è quella di sensibilizzare il Governo a procedere il più velocemente possibile per arrivare ad avere, finalmente, una tutela in caso di malattia del professionista.
Il Ddl 1474 ha registrato una battuta d’arresto per lo stop posto dalla Ragioneria che ha quantificato in 236 milioni il costo di questa norma. Da un'analisi effettuata dall'Ufficio studi dell'Adepp, l'associazione che rappresenta 20 casse di previdenza dei professionisti, però il costo sembra essere molto più basso, intorno ai 30 milioni.

L’emendamento al Decreto Sostegni

Il tema delle tutele per i professionisti in caso di malattia è entrato anche nel decreto sostegni. È recente l'approvazione di un emendamento che introduce la sospensione degli adempimenti per i professionisti impossibilitati a lavorare a causa del Covid. Un emendamento che nasce da una costola del Ddl 1474, data l'urgenza causata dalla pandemia. Anche l'emendamento ha rischiato di saltare a causa dei costi, inizialmente quantificati intorno ai 30 milioni scesi a 9 dopo i calcoli dell'Ufficio Studi Adepp.

Un appoggio trasversale

Il senatore Andrea de Bertoldi (FdI), primo firmatario sia del Ddl che dell'emendamento, ha chiesto alle professioni di stimolare la politica perché l'iter di approvazione prosegua velocemente. La forza di questo disegno di legge sta nell'appoggio trasversale di molte forze politiche, presenti ieri all'incontro: insieme a Fratelli d'Italia, c'erano Pd, Lega, Italia Viva e Forza Italia; tra i partecipanti anche il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto. Il sottosegretario nel suo intervento, ha spiegato che il ministero della Giustizia, data l'attenzione bipartisan non poteva essere lontano da questa iniziativa che proviene dalla sensibilità di praticamente tutto l'arco parlamentare e di tutte le professioni; «le modalità in cui sarà declinato – afferma Sisto - dipenderanno dall’esame parlamentare, e prendiamo atto che c'è una comune sensibilità tra politica, Governo e professioni». Sisto sottolinea il fatto che il Ddl prevede sanzioni in caso di comportamenti dolosi o colposi , «un aspetto che da peso alla bontà del principio contenuto in questo disegno di legge e della necessità di doverlo difendere».

Con l'approvazione del Ddl malattia viene meno la disparità di trattamento che esiste tra lavoratori dipendenti e autonomi, un passo che viene percepito dalle professioni come un segnale di stima e attenzione da parte del legislatore. Ieri non si è parlato solo del Ddl malattia ma anche di una serie di temi molto cari ai professionisti su cui è necessario intervenire: dall'equo compenso (ieri si sono svolte le audizioni in Commissione giustizia alla Camera) al welfare integrato, dal ruolo sussidiario che possono svolgere le professioni previsto dalla legge 81/2017 (Jobs act degli autonomi) e per ora rimasto sulla carta, alla necessità per le professioni di aggregarsi per essere più forti e più competitive, su tutti questi aspetti la politica può fare molto.

Gli interventi

Ieri all'evento dedicato al Ddl malattia sono intervenuti: Marina Calderone e Armando Zambrano, rispettivamente presidente e vicepresidente di Professionitaliane (l'organismo che ha riunito gli Ordini appartenenti a Rpt e Cup); Massimo Miani, presidente di Economisti e giuristi insieme; Alberto Oliveti, presidente dell'Adepp; Tiziana Stallone, vic presidente Adepp, Stefano Distilli, presidente della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti; Luigi Pagliuca, presidente di Cassa ragionieri, Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni; Antonio De Angelis, presidente dell'Aiga; Marco Cuchel, presidente dell'Anc; Matteo De Lise, presidente dell’Unione giovani commercialisti.

Tra i politici hanno parlato: il sottosegretario alla giustizia Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), il senatore Andrea de Bertoldi (Fratellli d'Italia), il senatore Simone Pillon (Lega), la senatrice Donatella Conzatti (Italia Viva), la senatrice Roberta Toffanin (Forza Italia), il senatore Tommaso Nannicini (Pd).

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