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Credito fiscale della Sas in trasparenza, la chance di trasferimento ai soci

L’atteggiamento più prudente sarebbe quello di evitare la cessione diretta del credito da parte della società di persone, trasferendo, invece, la detrazione in capo a ciascun socio pro quota

di Tommaso Landi

La domanda

Una sas installa ascensori. A marzo 2022 ha emesso una fattura con sconto in fattura del 75% per una nuova installazione. Il credito che ha ricevuto nel cassetto fiscale può essere ceduto ad una banca o deve essere necessariamente attribuito ai soci trattandosi di una società in trasparenza e solo i soci possono cederlo dopo la presentazione della dichiarazione 2023?
M.D. – Barletta

In linea di principio, nel caso una società di persone abbia diritto ad un credito, la detrazione Irpef viene assegnata ai soci esistenti al 31 dicembre (per le società con esercizio sociale coincidente con l’anno solare) poiché questi sono i destinatari dell’imputazione del reddito, delle ritenute e delle eventuali agevolazioni in virtù del principio della trasparenza fiscale di cui all’articolo 5, comma 1 del Testo unico delle imposte sui redditi, Dpr 917/1986. La società trasparente, quindi, non assume mai la veste di soggetto beneficiario della detrazione, essendo la sua funzione di semplice veicolo per la quantificazione, esposizione in dichiarazione e conseguente attribuzione ai soci, che sono i veri e propri soggetti Irpef. Il meccanismo della trasparenza, quindi, risulta difficilmente conciliabile con l’istituto della cessione del credito, nonostante il fatto che la Sas abbia emesso la fattura con sconto, indurrebbe a credere che essa sia anche legittimata a optare per la cessione del credito ad una banca in alternativa all’imputazione della detrazione ai soci in trasparenza. Stante l’attuale normativa, è legittimo da parte del lettore, quindi, avere qualche dubbio in tema di cessione del credito spettante ad una società sas, cosiddetta “trasparente”. Il tema, per essere definitivamente chiarito, necessiterebbe di una indicazione istituzionale, ad oggi assente. Sul punto, si può solo fare presente che la check list predisposta dalla Fondazione nazionale commercialisti, la quale naturalmente non ha alcuna valenza normativa, sembrerebbe consentire direttamente alla società trasparente la cessione del credito. L’atteggiamento più prudente nel caso prospettato, però, sarebbe quello di evitare la cessione diretta del credito da parte della società di persone, trasferendo, invece, la detrazione in capo a ciascun socio pro quota. Sarà poi il singolo socio a scegliere di optare o meno per la cessione una volta ottenuta, dopo la presentazione della dichiarazione da parte della Sas, la detrazione a cui partecipa, sempre che si riesca a fare conciliare il termine imposto per la trasmissione della comunicazione dell’opzione per la cessione del credito con la presentazione della dichiarazione dei redditi della società e la conseguente consegna ai soci del prospetto per l’imputazione pro-quota degli oneri detraibili e cedibili.

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