Professione

Commercialisti, Miani si è dimesso da presidente del Consiglio nazionale

L’annuncio della decisione in una lettera al ministro della Giustizia, Cartabia, per accelerare le elezioni

di Bianca Lucia Mazzei

Con una lettera alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e al sottosegretario, Francesco Paolo Sisto, si è dimesso il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani.

Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato (ordinanza n. 6206 del 19 novembre) ha accolto il ricorso cautelare presentato dal Consiglio nazionale per la riforma dell’ordinanza del Tar Lazio del 16 ottobre 2021 (ordinanza n. 5547), che aveva sospeso il procedimento elettorale degli Ordini territoriali della categoria.

Miani ha quindi deciso di dimettersi «per andare al voto velocemente, evitando il rischio di ulteriori contenziosi elettorali». Nella lettera Miani spiega infatti che l’obiettivo è fare in modo che l’espletamento delle operazioni elettorali della categoria avvenga nel più breve tempo possibile, attraverso l’affidamento del procedimento elettorale a un commissario straordinario.

La lettera è stata sottoscritta anche dal vicepresidente Giorgio Luchetta e dai consiglieri nazionali Davide Di Russo, Marcella Galvani, Maurizio Grosso, Francesco Muraca, Lorenzo Sirch, Alessandro Solidoro e Giuseppe Tedesco.

Non l’ha, invece, sottoscritta un altro gruppo di consiglieri: Andrea Foschi, Antonio Borrelli, Gilberto Gelosa, Valeria Giancola, Raffaele Marcello, Maurizio Postal, Santi Sandro e Remigio Sequi. Seppur ribadendo la propria disponibilità a dimettersi, questi consiglieri hanno deciso di non farlo perché, a loro parere, prima di effettuare questo passo, sarebbe stato necessario analizzare, con il ministero della Giustizia, tutte le opzioni e condividere il percorso migliore per arrivare alle elezioni il più rapidamente possibile, evitando il rischio di un differimento rispetto alla data del 28 febbraio proposta dal Consiglio nazionale.

Queste le ragioni delle dimissioni da parte del presidente del Consiglio nazionale. «Pur nell’apprezzare quanto affermato dal Consiglio di Stato in relazione alla necessità di scongiurare il commissariamento del Consiglio Nazionale nelle more del giudizio di merito del Tar già calendarizzato per il prossimo 25 febbraio 2022 – scrive Miani– ritengo che sia necessario adottare tutte le soluzioni possibili per cercare di arrivare al voto degli Ordini territoriali prima della fine del mese di febbraio e di scongiurare che possano sorgere ulteriori contenziosi in ordine alle elezioni dei Consigli territoriali, rese oggi possibili grazie alla ripresa del procedimento elettorale, stante la revoca della sospensione cautelare disposta dal Consiglio di Stato».


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