Adempimenti

Dichiarazione aiuti Covid, cinque verifiche prima dell’invio telematico

Prioritaria un’analisi dei gruppi per riscontrare il concetto di impresa unica. Necessario ricostruire le date di concessione e ricezione delle misure per comprendere l’impatto sui massimali

La preparazione per la presentazione dell’autodichiarazione deve seguire uno specifico percorso per consentire alle imprese la tranquillità e la correzione degli errori senza applicazione di sanzioni (si veda il precedente articolo «Aiuti Covid, tra date e massimali la bussola per l'autodichiarazione»).

Il modello per l’autodichiarazione per il rispetto dei massimali degli aiuti di Stato ricevuti durante la pandemia è stato infatti pubblicato dalle Entrate con il provvedimento 143438 del 27 aprile 2022, ed ha definito contenuto, modalità e termini di presentazione della dichiarazione sostitutiva di atto notorio prevista in attuazione del Dm 11 dicembre 2021.

Il modello deve essere presentato entro il 30 giugno 2022 e pertanto le aziende devono necessariamente impegnarsi nel monitoraggio delle misure e degli aiuti Covid ricevuti nei due anni precedenti (2020 e 2021) in quanto dovranno presentare l’autodichiarazione delle Entrate al fine di permettere i necessari controlli . Vediamo i passaggi da effettuare.

1. In primo luogo sarà necessario effettuare un’analisi del gruppo di cui il beneficiario fa parte per vedere se rientra nel concetto di impresa unica ai fini del calcolo dei massimali degli aiuti di Stato Covid ricevuti dalle imprese del gruppo

2. In secondo luogo si dovrà effettuare un monitoraggio di tutte le misure di aiuti Covid ricevute per gli anni 2020 e 2021 che impattano sulla sezione 3.1. La difficoltà riguarda la necessità di andare a cercare quali misure di aiuti sono rientrante nella sezione 3.1 in quanto non sempre le norme che le hanno introdotte indicavano il Temporary framework e/o la sezione di allocazione. In tali casi si dovrà risalire all’autorizzazione della Commissione Ue.

3. Successivamente bisogna controllare quali tra gli aiuti ricevuti rientrano nel «regime ombrello» in quanto solo questi ultimi comportano la necessità di presentare l’autodichiarazione.

4. Inoltre è necessario andare a ricostruire le date di concessione e ricezione delle misure Covid al fine di vedere come impattano sui massimali di periodo tutti gli aiuti ricevuti.

5. Infine occorre analizzare la disciplina del regime ombrello per utilizzare, al meglio, entrambe le sezioni (3.1 e 3.12) del Temporary framework in considerazione delle modalità di accesso e le condizioni previste per entrambe le sezioni.

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