Imposte

Industria 4.0, dal 2023 il credito d’imposta si restringe fino al 5%

Il bonus, ora al 40%, scende al 20% per i costi fino a 2,5 milioni. La norma resta operativa fino al 2026

di Roberto Lenzi

Per il credito di imposta su investimenti in beni strumentali 4.0 la possibilità di ottenere un incentivo del 40% si riduce a quelli effettuati entro il 31 dicembre 2022. Superata questa data, il credito d'imposta ottenibile scenderà al 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro e crollerà al 5% per quelli fino a 20 milioni di euro. A parziale compensazione, la norma rimarrà operativa fino al 30 giugno 2026. A prevederlo è il disegno di legge di Bilancio approvato giovedì dal Consigio dei ministri. Il credito d'imposta subisce anche un taglio, in quanto la possibilità di ottenere il 40% si riduce ai beni consegnati entro il 31 dicembre 2022, mentre viene cancellata la possibilità, in relazione alla predetta percentuale, di prolungare la consegna fino al 30 giugno 2023 pagando entro il 2022 un acconto del 20 per cento.

Il Ddl prevede nuovi scaglioni di agevolazione. Gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025, ovvero entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, otterranno un credito d’imposta nella misura del 20% del costo. Questa percentuale sarà ottenibile dalle imprese per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro. La percentuale scenderà al 10% del costo per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro. Arriverà al 5% per investimenti superiori a 10 milioni e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili di 20 milioni.

Cambia la situazione anche per le imprese che effettuano investimenti in beni immateriali compresi nell'allegato B alla legge di Bilancio 2017. I classici investimenti sono software, sistemi integrati, piattaforme e applicazioni in ambito Industria 4.0. Il contributo del 20% può essere ottenuto fino al 31 dicembre 2023 (ovvero entro il 30 giugno 2024) a condizione che entro questa data del il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Il limite massimo annuale di costi ammissibili è 1 milione di euro. Per gli investimenti sostenuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 15%, nel limite massimo di costi ammissibili di 1 milione di euro. Scende ulteriormente la percentuale per gli investimenti sostenuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025; il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10%, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

Sono agevolabili anche le spese per servizi relativi a soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza. Anche per il 2024 e 2005 è possibile posticipare al 30 giugno dell'anno successivo la possibilità di completare l'investimento con acconto e ordine realizzati entro il 31 dicembre dell'anno precedente.

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