Adempimenti

Investimenti pubblicitari, domande fino al 31 marzo per accedere al tax credit

Il bonus è soggetto al rispetto dei limiti della normativi sugli aiuti de minimis

di Roberto Lenzi

Fino al 31 marzo 2023 le imprese possono presentare nuovamente istanza per accedere al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari per l'anno 2023, ma ci sono novità importanti rispetto all'analoga procedura del 2022.

La misura, gestita dal dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della presidenza del Consiglio dei ministri, non agevolerà più, a partire da quest'anno, gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali.

L'articolo 25-bis del Dl 17/2022 ha infatti ripristinato il “regime agevolativo ordinario”, secondo cui il credito d'imposta è concesso nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla sola stampa quotidiana e periodica, anche on line. Per accedere all'agevolazione, torna il requisito fondamentale dell'incremento minimo dell'1 per cento dell'investimento pubblicitario, rispetto all'analogo investimento effettuato sullo stesso mezzo di informazione nell'anno precedente.

La “comunicazione per l'accesso” al credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali per l'anno 2023 può essere inviata dal 1° al 31 marzo 2023 attraverso i servizi telematici delle Entrate, utilizzando l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”, accessibile con Spid, Cns o Cie.

Le spese ritenute ammissibili sono quelle relative all'acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali, programmati ed effettuati nel corso dell'anno, su giornali quotidiani e periodici, in edizione cartacea o formato digitale, iscritti presso il tribunale competente ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione (Roc) e dotati del direttore responsabile.

Beneficiari dell'agevolazione sono le imprese o lavoratori autonomi, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, nonché gli enti non commerciali, in relazione agli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche digitale.

Le imprese costituite nel corso dell'anno o le imprese che nell'anno precedente non abbiano effettuato investimenti pubblicitari sono escluse dall'accesso al beneficio. La dotazione finanziaria è pari a 30 milioni di euro e, in caso di insufficienza delle risorse disponibili utili a coprire tutte le domande pervenute, è prevista la ripartizione percentuale. Ai fini della concessione del credito d’imposta, il riferimento normativo è costituito dal regolamento di cui al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 90/2018.

L'agevolazione è soggetta al rispetto dei limiti della normativa europea sugli aiuti “de minimis”. In questa fase, l'istanza rappresenta una sorta di prenotazione dell'incentivo sulla base di importi che, almeno in parte, risultano previsionali poiché riferiti a tutto il 2023.

Per questo motivo, a gennaio 2024 le imprese beneficiarie dovranno inviare la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati attestante gli investimenti effettivamente realizzati nell'anno agevolato.

Il dipartimento per l'Informazione e l'Editore, in seguito della presentazione delle comunicazioni per l'accesso al credito d'imposta, stilerà un primo elenco dei soggetti che hanno richiesto il credito dell'imposta con l'indicazione del credito teoricamente fruibile da ciascun soggetto.

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