Adempimenti

Tassa Airbnb, al 16 ottobre la ritenuta del 21%

di Saverio Fossati

Si è tenuto ieri il primo tavolo di concertazione tra Mef, Agenzia delle Entrate, portali e agneti immobiliari sull’applicazione della «tassa Airbnb» prevista dal Dl 50/2017, cioè l’effettuazione di una ritenuta del 21% sugli affitti brevi (entro i 30 giorni) effettuata dagli operatorri che gestiscono contratti e pagamenti del canone.

L’obbligo inizialmente previsto vedeva la prima scadenza al 17 luglio (canoni incassati in giugno) ma le difficoltà nell’adegarsi rapidamente da parte di agenti e portali aveva portato a una riflessione: in pratica, aveva riferito il presidente degli agenti immobilairi Fiaip Paolo Righi, l’Agenzia conveniva sulla necessità di applicarte iu tempi dello Statuto del contribuenti, che avrebbero evitato accertamenti e sanzioni sul mancato adempimento sino al 12 settembre (tre emsi dopo l’entrata in vigore del Dl 50/2017), quindi il primo adempimento, ai fini di versamento della ritenuta, scatterà il 16 ottobre per i canoni gestiti in settembre.

«Il tavolo ha confermato la volontà di Agenzia e Mef di mantenere quanto da me detto in agosto - spiega Righi -: applicazione dello Statuto con partenza dell’obbligo di ritenuta dal 12 settembre. Sul tema ho chiesto al vice ministro Luigi Casero una copertura politica in sede di legge di Bilancio per coprire il buco normativo». Un punto essenziale dell’incontro è stata la conferma dell’avvio immediato della formazione per gli agenti immobiliari, in modo da metterli in grado di affrontare senza patemi la scadenza del 16 ottobre.

«Le guide per noi agenti partiiranno entro il 20 di questo mese - prosegue Righi - 20.9 e adempiere eentro il 16.10 al primo versamenti. Casero ah detto che si siano modifiche da appriotare è disponibile a farlo a livello normativo, perciò abbiamo cheisto di non fare il sostituto d’imposta e di limitarci a comunicare i dati. Invece asero ha detto che prenderà sempre più piede per la lotta all’evasione. Bene quindi l’incontro (c’era anche Ruffini). Corsi in aula presso l’Ade ed e-learning. La prossima settimane elaboreremo el criticità (come la doppia imposizione e la questione lordo/netto, cioè lordo comprensivo di biancheria e servizi o possono essere considerati a parte, ci sono molti componenti dell’affitto turistico. Il mancato gettito: secondo me non si abbassa, perché si preparerà un’informativa per i cittadini e quel 21% verrà pagato aderendo alla cedolare, rimanmdando alla lealtà fiscale del ciottadino e comunque daremo i dati, quindi chi non avrà dichiarato si ritroverà l’accertamento. Noi avevamo dato indicazione ai clienti di incassare direttamente gli affitti. Abbiamo parlato anche della tassa soggiorno: non pensereteche possiamo farlo, perciò abbiamo chiesto che i Comuni pubblichino in un registro nazionale le delibere e le aliquote, così che possiamo poi trattenerela e versarla, senza dover telefonare agli uffici comunali (del resto facciamo già la segnalazione alla questura). Casero ha risposto che valuterà, è certo un problema. Sul fatto di essere considerati imprenditore oltre un certo numero di locazioni (l’Ade doveva fare il provvedimento entro... e noi lo impugneremo!!). Ci ritroviamo subito con l’Ade per avviare (con Savini) e-learning e tutorial.
I portali faranno la loro strada con incontri privati con Mef e Ade.

Diciamo che è l’inizio di un tavolo per affrontare tutti i temi anche dal puntio di vista tecncico e risolvere, anche con le ggi e circolari. Forse si può ridefinire in modo che parta effettivamente. Forse basta lo stutto del contribuente e questyo va avalutato

Riteniamo che si debba intervenire con una digitalizzazione complessiva del sistema e quyesto dell’immobiliare è un elemento. Cedoolare e sostituto rende tutto più semplice e definiamo il modo migliore per definire i compor5tamenti attraverso circolari e , se serve, anche con norme.

La tassa di soggiorno: dovrebbero adegiare gli strumenti informatici perché i Comuni hanno strumenti assai diversificati. La digitalizzazione deve prevedere grande semplificazione. I Comu ni hanno infinite tipologie diverse anche nell’applicazione. Il portale si può fare ma non penso che risolva il problema. Si potrebbe anche dire ai Comuni di fare a parte, possibile intervento normativo. Se siinsistiamo con digitale e sostituto . Ora faranno incontri tecnici e poi quello che emergerà troverà soluzioni nelle circolari. o anche nella legge.

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